“Perdono, perdono, perdono” cantava la nostra Caterina Caselli invocando nella sua ballata romantica da fanciulla innamorata di essere “compresa” dal suo amato: di essere perdonata. Happy-end anche dell’omonimo film musicarello di genere sentimentale, realizzato nel 1966. E il perdono è il tema fondante di “Women Talking” diretto da Sarah Polley con protagoniste una comunità di donne, in uscita nelle sale proprio oggi, 8 marzo. Trasposizione cinematografica dell’omonimo libro di Miriam Toews, il film è prodotto da Eagle Pictures con Brad Pitt che appare in qualità di produttore esecutivo e di attore in un piccolissimo cameo.
Un film, pensato dalla regista come una fiaba, tutta al femminile. Perfetto per celebrare la Giornata Internazionale delle Donne: per esaltare la loro forza interiore nel denunciare i loro carnefici. La regista riprende, in primi e primissimi piani, queste donne sognatrici utilizzando una fotografia dai colori alla Van Gogh che rimandano ai quadri ambientalisti dei campi di grano, cornice del racconto, e a quelle delle donne lavoratrici delle fabbriche. Qui le vediamo mentre lavano i panni, badano alla casa, cuciono e stirano. Sono analfabete, di diverse generazioni, incinte e con la dentiera. Pacifiste e arrabbiate. A rendere unica questa pellicola rispetto alle molte realizzate sulle donne è proprio la tematica centrale del film: il perdono, raccontato in modo liturgico. In questa, ambientata in una colonia del 2010, donne di diversa età violentate, in silenzio, come le suffragette, si riuniscono e “parlano” tra loro della necessità di perdonare i loro carnefici. Di restare, combattere e andarsene, come recitano i loro motti. Un film sulle donne. Buon 8 marzo a tutte.
Alessandra Alfonsi