Jenny è una sedicenne inglese, studentessa brillante, mal si adatta alla grigia vita dei sobborghi londinesi, tutta libri e divise scolastiche, compagne sciocche e maschi troppo timidi e imbranati. Sogna Parigi, fuma sigarette e ascolta dischi di Juliette Greco mentre prepara faticosamente l`esame per l`ammissione ad Oxford.

Ma un pomeriggio di pioggia torrenziale e il fortuito incontro con David, trentenne ricco e affascinante, le cambieranno l`esistenza.

Un nuovo mondo le si schiude davanti, teatri, abiti di lusso e locali alla moda, aste d`arte e weekend in campagna. Perfino i rigidi genitori rimangono abbagliati da tanta prodigalità e diventano permissivi. Ma non è tutto oro ciò che luccica. Il bel David vive d`imbrogli meschini e frequenta ambienti ambigui. Mente e le insegna a mentire. La ragazzina cammina sul filo di una lama, spensierata, pronta a gettare via la sua vita di sempre così priva di colori e attrattiva…

La danese Lone Sherfig dirige una pellicola piccola, precisa fotografia di un`epoca, quei Sessanta a cavallo tra pudori vittoriani e rivoluzione sessuale, prima del turbinio della Swinging London. In cui alle ragazze, anche alle più intelligenti, si prospettava solo un buon matrimonio o la vita da zitelle dietro ad una cattedra o in un`amministrazione pubblica.

La storia è basata sulle memorie della giornalista inglese Lynn Barber ed è ben sceneggiata da quel Nick Hornby di “Alta Fedeltà”, “Un ragazzo” e “Febbre a 90°”.

Candidato a 3 Oscar, miglior film, sceneggiatura non originale e protagonista femminile.

Carey Mulligan è la piccola Jenny che si trasforma da crisalide in splendida farfalla; Peter Sarsgaard è l`insipido seduttore; Alfred Molina il padre austero e debole; cameo di Emma Thompson che veste i panni dell`arcigna preside.

Francesca Bani