Disponibile su Netflix “Army of Thieves”, il film prequel di “Army of the Dead”. Questa volta il ruolo degli zombie è del tutto marginale, perché quella che viene approfondita è la storia di uno dei personaggi: Ludwig Dieter; a ricoprire nuovamente la parte è Matthias Schweighöfer, regista e interprete di questa pellicola incentrata sulla storia che porta Sebastian, un impiegato con la passione per le combinazioni, a cambiare identità e diventare lo scassinatore Dieter.
Trovare le giuste combinazioni per aprire le casseforti è solo un hobby per Sebastian, ma questo passatempo lo porta a caricare online video sull’argomento. Sarà un commento sotto a uno di questi video, normalmente senza visualizzazioni, a cambiare completamente la vita dell’uomo: è stato notato da Gwendoline, che dopo averlo messo alla prova decide di farlo entrare nel suo gruppo di rapinatori per compiere tre colpi. Quello che la donna gli offre è una occasione unica, ovvero tentare di aprire tre casseforti Wagner che per Sebastian rappresentano un enigma unico che lo ossessiona.
“Army of Thieves” sotto alcuni aspetti riprende una narrazione tra ironia e azione presente anche nel sequel, ma il tutto con maggior leggerezza. Anche alcuni temi tornano a ripetersi, il fine che muove i personaggi è sempre la rapina a una cassaforte, anche se in questo caso non è solo una, ma ben tre, che prevedono la pianificazione di diversi colpi sempre più difficili da compiere. Ancora presente è la corsa contro il tempo, questa volta perché le tre casseforti verranno dismesse nel giro di pochi giorni. Il gruppo in cui Sebastian entra a far parte, però, è una squadra che lavora insieme da anni, ognuno con le proprie capacità che lo rende essenziale per la riuscita del colpo e con un legame costruito nel tempo; nonostante questo anche qui ognuno ha la sua motivazione per agire: chi solo per denaro, chi per la gloria di scassinare le famose casseforti di Wagner.
Il film si può apprezzare anche senza aver visto prima “Army of the Dead”, per i pochi collegamenti presenti tra le due pellicole, ma a renderlo più interessante è proprio il fatto di andare ad approfondire il passato di uno dei personaggi più divertenti e leggeri, ritrovando la goffaggine di Dieter e scoprendo come una persona apparentemente semplice possa entrare nel mondo della criminalità.
Jasmine Laudato