La nuova serie tv di Netflix è “Summertime”, prodotta da Cattleya e strategicamente annunciata come una libera ispirazione dal bestseller di Federico Moccia “Tre metri sopra il cielo”. In realtà, ha davvero poco in comune con il film del 2004 se non la capacità di raccontare l’intensità del primo amore, la forza dell’amicizia e la spensieratezza dell’adolescenza.
A Cesenatico, nella riviera romagnola, è arrivata l’estate: i lidi cominciano a sistemare ombrelloni e lettini, le famiglie cominciano a rendere viva la costa adriatica, i ragazzi affollano il lungomare e sfrecciano con i loro skate. Tutti amano l’estate, eccetto Summer (Coco Rebecca Edogambhe), la protagonista, da cui la serie prende il nome. Ha 18 anni, odia l’estate e rifiuta di omologarsi alla massa, vive costantemente in bilico tra l’essere un buon esempio per la madre e la sorella Blue e godersi l’adolescenza insieme ai suoi due migliori amici, Sofy ed Edo. Un giorno di inizio estate, ad un pool party, incontra Ale (Ludovico Tersigni), un ventenne con origini romane che si è trasferito in Romagna per inseguire il suo sogno di correre in moto. Summer ed Ale sono i tipici opposti che si attraggono e vivranno, forse, la più bella estate della loro vita, insieme.

“Summertime” non è solo il racconto di una storia d’amore, ma è soprattutto il racconto dei mesi più belli dell’anno, ricchi di sogni e leggerezze, amicizie e storie d’amore. Finalmente troviamo una rappresentazione naturale e reale di “nuove” realtà: la ragazza di colore di cui non è necessario specificare la provenienza o la ragazza omossessuale che non ha problemi ad essere sé stessa.
La regia di Lorenzo Sportiello e Francesco Lagi regala alla serie un registro visivo riconoscibile, donando colori saturi e fotografia luminosa che regala un tocco di iconicità alla riviera adriatica, quasi al pari di quella californiana. Il tutto è ben confezionato da una colonna sonora, molto giovane, curata dal musicista indie Giorgio Poi che offre allo spettatore una playlist unica (tra Salmo, Achille Lauro, Mèsa, Coma cose, Frah Quintale e Gazelle, solo per citarne alcuni). Nonostante il cast molto giovane ed inesperto porti ad una recitazione poco sfaccettata e approfondita, “Summertime” è una serie che si difende bene nel panorama nazionale in cui i teen drama sono fermi ai primi anni 2000.

Flavia Arcangeli