Gli italiani bravi tamarri | I record del film comico

L’incasso della scorsa settimana è stato pari a 7.919.947 euro con un totale che si attesta su 31.479.526 euro, rafforzando il suo record personale e collocandosi sempre in testa alle classifiche del box office. Questi primati, che contemplano anche quello del miglior incasso  italiano detenuto da La vita è bella di Roberto Benigni, appartengono al film comico Che bella giornata di Gennaro Nunziante con protagonista Checco Zalone, nome d’arte di Luca Medici: un laureato in giurisprudenza, che interpretando il ruolo di tamarro meridionale, in particolare di quello pugliese, sta sorprendendo le stime economiche del 2011 e le classifiche degli incassi nelle sale cinematografiche degli ultimi anni.
 
Che bella giornata è il secondo film del comico, che ha esordito nel 2009 con Cado dalle nubi, già celebre per i molti milioni di euro incassati. E’ una storia semplice e ben raccontata di un improponibile addetto alla sicurezza di origine pugliese che finisce grazie ad amicizie, tipiche del costume italico, a lavorare nel Duomo di Milano per cercare di sventare possibili attentati terroristici. 

Il film è in sala, distribuito da Medusa, dal 5 gennaio, ma già nella prima giornata di programmazione ha incassato 2 milioni e 500 euro e nelle prime due quasi 7 milioni, stracciando i record che appartenevano ad Avatar e Harry Potter. L’incasso attuale, e per il momento totale, del film ha già superato i 17 milioni ottenuti da Benvenuti al Sud di Luca Miniero, considerato un caso per il box office del 2010 e primo incasso italiano della stagione.

I motivi del successo economico di Che bella giornata si possono attribuire alla notorietà e bravura del protagonista, reso popolare dalle molte apparizioni al programma televisivo Zelig, che hanno facilitato la capillare attività promozionale del film, ad un bisogno del pubblico, diventato quasi primario in questa fase economica, di ridere e, infine, ad una triste immedesimazione di una buona parte dei circa tre milioni di spettatori in Zalone, personaggio di bassa cultura e rappresentante dei peggior vizi italiani.
 
Secondo quest’ottica si possono allora analizzare le classifiche del box office delle prime settimane del 2011: su dieci film tre appartengono al genere comico attestandosi nei primi posti, come Che bella giornata con un incasso settimanale di 11.823.120 euro e La banda dei Babbi Natale di Paolo Genovese con Aldo, Giovanni e Giacomo con 1.487.600 di incasso settimanale, che sono anche titolari del primato del botteghino cinematografico delle festività di quest’anno con 411.946 euro. 

Certo, la comicità di Zalone è diversa da quella del trio: benché la formazione sia per entrambi teatrale e televisiva, nel giovane comico c’è meno mimica corporale. Le gag sono sempre costruite su stereotipi territoriali (vedi la rappresentazione del romano coatto e del siciliano terrone nei film del trio), ma incentrate soprattutto su doppi sensi sessuali, che hanno consacrato lo Zalone televisivo grazie alle parodie musicali, quali A me piace quella cosa e Baciami ancora.

Alessandra Alfonsi