Fino a giovedì, al Cinema Farnese-Persol di Roma, si terrà la quinta edizione di CinemaSpagna, inaugurata lo scorso venerdì. Evento speciale di chiusura (gratuito) è Madrid, 1987, l’ultima perla di David Trueba con María Valverde (già in Melissa P. e nei due remake spagnoli di Tre Metri sopra il cielo e Ho voglia di te); riflessione sulla vita, l’arte, i passaggi generazionali, in concorso al Sundance Festival, che racconta il rapporto fisico e intellettuale tra un professore maestro e una sua allieva.

Il tema dell’Alzheimer è invece al centro del lungometraggio di animazione Arrugas, di Ignacio Ferreras, vincitore di due Premi Goya 2012 come miglior film di animazione e come miglior adattamento, tratto dal fumetto omonimo (tit. ita. Rughe, edito da Tunuè) di Paco Roca, esempio di animazione sofisticata capace di incantare giovani e adulti. Il film racconta di Emilio, ex direttore di banca, in pensione, che viene man­dato dal figlio in una casa di riposo. Lì divide la sua stanza con il pragmatico Miguel, e passa i suoi giorni in compagnia con gli altri ospiti del geriatrico. Quando Emilio manifesta i sintomi di una malattia che nega d’avere (l’Alzheimer, appunto), Miguel lo aiuta a nasconderli agli occhi di medici e infermieri che altrimenti lo trasferirebbero al temutissimo “piano superiore”. Quindi, il film vincitore del Festival di San Sebastian, Los pasos dobles, di Isaki Lacuesta, road-movie interamente girato in Mali, la storia del pittore François Augiéras, interpretata dal grande artista Miquel Barceló che presenterà il film martedì 8 maggio (alle 21).

Lunedì 7 maggio alla presenza del regista Carles Torras e dell’attrice toscana Alice Bocchi sarà presentato Open 24h, che racconta di Héctor, guardia notturna che si prende cura del fratello affetto da una malattia psicofisica. Una favola nera dagli echi bressoniani e dal forte impatto socio-politico. Quindi l’intrigo comico-horror di Lobos de Arga – Lupi in Galizia – di Juan Martínez Moreno, con Gorka Ochoa, premiato all’ultimo Fantasporto e reduce dal grande successo di pubblico a Sitges. Una commedia “bestiale”: la storia di una terribile maledizione che trasforma il figlio neonato di una duchessa in lupo mannaro. Passati cent’anni, un giovane scrittore in erba, ultimo discendente maschio della casata, ritorna ad Arga, inconsapevole di essere il prescelto per sfatare la maledizione. Spazio alla commedia brillante con Primos, di Daniel Sánchez-Arévalo, con Inma Cuesta, la storia di Diego, lasciato dalla propria ragazza, il giorno prima di salire sull’altare, che parte alla ricerca di un vecchio amore e della spensieratezza data dalla compagnia dei due cugini.

La retrospettiva “3 comedias + 1” dedicata alla commedia pura y dura, genere che ha sempre contraddistinto la cultura e la cinematografia spagnola, si compone di titoli ormai ritenuti dei classici della recente cinematografia iberica: Familia (1996), opera prima e Premio Goya, di Fernando León de Aranoa. Magistrale meccanismo di scatole cinesi, che porta la narrazione a profondità di toni impareggiabili. Sin vergüenza (2001), di Joaquín Oristrell, capolavoro sul mondo degli attori con Verónica Forqué (la Kika di Almodóvar). El otro lado de la cama (2002), di Emilio Martínez-Lázaro, con Ernesto Alterio e Paz Vega. Campione d’incassi in patria che ha lanciato un cast di future stelle. Días de fútbol (2003), di David Serrano con Fernando Tejero, vincitore del Premio Goya come miglior attore rivelazione. Cast di lusso per un’altra commedia campione d’incassi e risate made in Spain.

L’omaggio di questa quinta edizione di CinemaSpagna è dedicata al genio di Luis Buñuel con la proiezione speciale de L’angelo Sterminatore (El ángel exterminador) nel 50° anniversario del capolavoro che nel 1962 si aggiudicò il Premio FIPRESCI al Festival di Cannes, e di Simon del desierto, cult incompiuto del 1965, che conquistò il Leone d’Argento e il Premio FIPRESCI alla Mostra di Venezia.

Tutte le proiezioni di CinemaSpagna sono in versione originale con sottotitoli in italiano. Per il programma completo clicca qui.