Tra pochi mesi, allo scoccare del 2018, Cinemonitor compirà 10 anni. Siamo un portale di cinema e ultimamente anche di new media che ha fatto molta strada, insieme a lettori fedeli e a una redazione che ha sempre scritto su base volontaria (gli unici finanziamenti ricevuti per alcuni anni sono venuti dal MiBAC e speriamo possano tornare). Se siamo rimasti in piedi tanto tempo è dovuto alla fiducia di chi ci legge e all’entusiasmo di tutti i redattori che ci lavorano, in primis il nostro capo-redattore Marco Chiani e alcune firme di prestigio come quella di Michele Anselmi.

Il 2018 ci riserva una notizia piuttosto straordinaria: le Nazioni Unite, attraverso la sua sezione dedicata la cinema CinéONU, ci ha scelti per aprire anche in Italia la propria attività dedicata alla promozione di film e documentari a sfondo sociale. Faremo di tutto per essere all’altezza di un così prestigioso incarico. Da una decina di anni CinéONU/United Nations Cinema è una delle attività di maggiore successo del Centro di Informazione Regionale ONU di Bruxelles per far conoscere le Nazioni Unite e i temi globali di cui si occupano. CinéONU costituisce un potente veicolo di comunicazione verso il vasto pubblico, attraverso la proiezione di filmati che arrivano da vari paesi. Il suo obiettivo è quello di indirizzare il cinema e il comparto documentaristico a promuovere l’impegno sociale delle Nazioni Unite. Gli eventi promossi hanno acquisito una popolarità crescente a partire dal nucleo iniziale di Bruxelles e si sono poi diffusi, con cadenze diverse, in altre città quali Lisbona, Helsinki, Madrid, Colonia, Ginevra, Vienna, Londra. Tra il 2007 e il 2017, più di 190.000 spettatori hanno partecipato a oltre duecento proiezioni. Per dettagli vedi clicca qui e qui.

CinéONU è operativo da tempo in molti paesi europei, ma non lo è mai stato in Italia. L’attività di CineONU-Italia, questo il nome che abbiamo dato alla nostra nuova sezione, consisterà nella socializzazione di film e documentari da proiettarsi in varie città italiane su base mensile. Tali filmati verranno scelti in sintonia con le Giornate Internazionali deliberate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dedicate alle numerose aree tematiche individuate ogni anno (vedi qui per il 2017). Oltre al pubblico adulto le proiezioni si rivolgeranno soprattutto al mondo della scuola e dell’università, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione giovanile. Le modalità di queste proiezioni prevedono l’intervento di esperti e delegati ONU al fine di aprire un dialogo e motivare alla conoscenza. Insieme a tali proiezioni CineONU-Italia si occuperà di distribuire e ove possibile anche produrre la realizzazione di filmati di rilevanza sociale.

L’attività di CineONU-Italia ha avuto un “assaggio sperimentale” il 28 giugno scorso quando è stata organizzata, in collaborazione con la Comunità di Sant’ Egidio, una proiezione alla Casa del cinema di Roma del filmato Schiavi, le rotte delle nuove forme  di sfruttamento, alla quale è seguito un dibattito con il pubblico, alla presenza degli inviati delle Nazioni Unite che si occupano dei problemi dell’emigrazione. Il 14 settembre, su invito del Gruppo Abele di don Ciotti, sono state organizzate presso la Certosa di Pesio in Piemonte le riprese del seminario sulle nuove forme di devianza nella società odierna, realizzando un cortometraggio disponibile online. A settembre abbiamo collaborato alla realizzazione del Concorso internazionale “quindici 19”, riservato agli studenti delle scuole superiori di ogni parte del mondo per la realizzazione di cortometraggi a soggetto, la cui premiazione è avvenuta a Roma presso il cinema Farnese, con l’intento di ripetere la competizione nel corso del 2018, indirizzandola verso le tematiche delle Giornate Internazionali ONU.

Stiamo raccogliendo nuove adesioni e al momento abbiamo ricevuto un endorsement dallo IULM di Milano, che ha espresso l’interesse a diventare partner del progetto, per voce del suo prorettore, il prof. Gianni Canova, noto anche come critico cinematografico di Sky. Si è poi aggregata Roma Tre, tramite il Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo, rappresentato dal prof. Vito Zagarrio, noto anche come regista cinematografico. In seguito ha aderito RaiCinema, rappresentata dal capo delle relazioni istituzionali, Carlo Brancaleoni. Hanno inoltre chiesto di collaborare la Casa del Cinema di Roma e le associazioni di autori cinematografici e dei documentaristi. Infine ha dato la sua adesione a titolo personale il direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera. Siamo solo agli inizi e altri ci raggiungeranno. Si apre dunque la prospettiva di un percorso nuovo e stimolante anche se non facile e impervio. I film e i documentari sociali in Italia sono un mondo dimenticato, mentre all’estero stanno facendo passi da giganti proprio nel momento in cui il cinema inteso come spettacolo sta mostrando segni di cedimento. Vedi mai che grazie a Cinemonitor riusciamo anche noi a fare qualcosa di importante e bello. Intanto auguri sinceri a tutti!

Roberto Faenza