Il poster del film di Marco Amenta, dedicato all’eroica ribellione alla mafia di Rita Arria, l’adolescente di Partanna convinta a collaborare da Borsellino, può essere considerato un ritratto spietato perché esemplare dell’Italia di oggi e della condizione  dei giovani. Una donna giovanissima è brutalmente costretta al silenzio e alla semi-cecità da una mano rugosa ed inanellata, raffigurazione di una tirannia gerontocratica secolare ed opprimente. Lei però non è morta: l’occhio destro resta vivo, vigile e spalancato, testimone cosciente di una nobile tradizione storiografica non sopprimibile con le forza.