Come un tuono racconta la storia di quattro uomini – e di due generazioni – che lottano per lasciarsi alla spalle un passato difficile. Un misterioso pilota di motociclette, Luke (Ryan Gosling), lascia lo spettacolo ambulante del “globo della morte” in cui si esibisce ogni sera, per sfrecciare a tutta velocità nelle strade secondarie di Schenectady, nello Stato di New York. Vuole restare vicino alla sua ex ragazza, Romina (Eva Mendes), che da poco ha dato alla luce suo figlio. Nel tentativo di riuscire a provvedere alla sua nuova famiglia, Luke abbandona il lavoro nei luna park e commette una serie di rapine in banca aiutato anche dalle sue straordinarie capacità di motociclista. Ma la posta in gioco si alza quando Luke si trova di fronte un giovane ufficiale di polizia, con un forte senso della giustizia, Avery Cross (Bradley Cooper), appena entrato nel locale dipartimento di polizia, in cui dilaga la corruzione. La storia copre un periodo di quindici anni e giunge al momento in cui i delitti commessi nel passato minacceranno la vita di due liceali costretti ad affrontare una pesante eredità di sangue. L’unico rifugio allora sembrerà essere quello che in lingua mohawk viene definito “the place beyond the pines”: il posto al di là dei pini.
Nato da un’idea del regista Derek Cianfrance (Blue Valentine) e dello stesso Gosling, Come un tuono narra tre storie lineari, storie di padri e figli: quella di un pilota di motociclette, che diventa un criminale per mantenere il suo bambino appena nato; quella di un’ambiziosa recluta della polizia che sfida un intero marcio dipartimento anziché affrontare i propri demoni interiori; e quella di due adolescenti problematici e ignari che si scontrano a causa dei misteri racchiusi loro passato. È un film sulla purezza, sulla forza dell’amore e sul pericolo che possono celare. Sulla perdita dell’innocenza e sui peccati dei padri che ricadono sui figli. Sul fuoco che talune persone possiedono che può trasformarsi in un potere distruttivo e doloroso.
Grandiosa apertura e bel finale, la pellicola pecca però di lunghezza eccessiva. Le tre vicende, quasi tre film in uno, non si amalgamano tra loro e la trama si smaglia fin quasi a sfaldarsi. Ottima la colonna sonora, notevoli le interpretazioni di Gosling e Cooper, due attori che bucano letteralmente lo schermo non solo per i bei volti, ma per una versatilità e una capacità di calarsi completamente nei loro personaggi rara negli attori di nuova generazione. Vibranti anche i giovanissimi, specialmente Dane DeHaan che ricorda un adolescente Di Caprio, versione Jimmy Dean.
Francesca Bani