Diario Veneziano | 8^ Puntata
 
8 settembre 2009
 
C`era uno spazio bianco da coprire. E lo abbiamo fatto alle 8.30 del mattino. "Lo Spazio Bianco" film della Comencini con Margherita Buy, visto di mattina è una vera mazzata sullo stomaco (per fortuna che non avevamo fatto colazione, visto che i bar al Movie Village preferiscono aprire alle 9,00!). Attenzione: con questo non vogliamo dire che è un film cattivo. Tutt`altro. Tematiche troppo forti da digerire senza cornetto e cappuccio. Il film mostra l`attesa in tutte le sue sfaccettature: l`attesa di una mamma che aspetta la vita o la morte di sua figlia, nata prematura a sei mesi e in quello spazio bianco dell`incubatrice che vi è tra il prima e il dopo. L`attesa di una classe di studenti delle scuole serali per l`esame di giugno e prendere il diploma. L`attesa di un ex marito dalla quale si è scappati. L`attesa di un piatto di pasta insieme con la vicina-magistrato che a sua volte attende una vita che possa coniugare lavoro e famiglia.
 
Passiamo da un italiano all`altro (e per favore niente malizia), alle 11 siamo già seduti in attesa del film "Il compleanno" di Marco Filiberti con tutto il cast (tranne Alessandro Gasmann) presente in Sala Grande. Film melodrammatico da 1 a 10, undici. Clichè che si sprecano, frasi fatte, situazioni già viste e conosciute e tutte le tragedie possibili e immaginabili: malattia? C`è; lutto? C`è; tradimenti? Ci sono; perdite? Anche; incomprensioni? Piatti che si sfracellano? Urla? Schiaffi? C`è tutto. Anche qui intendiamoci il film nel complesso è medio. A noi la cosa che ci ha colpito è un applauso lungo in sala, mentre fra i giornalisti (a quando ci dicono) il film non è stato così apprezzato. Muller stesso ci ha rivelato (lo sentirete nell`intervista che gli abbiamo fatto) che il pubblico gridava "bravi bravi, il cinema italiano si sta rialzando".
 
Non vogliamo essere troppo crudi e un consiglio ve lo diamo: se vi affascinano le storie dove le vacanze estive iniziano bene, continuano meglio e finiscono male (per consolarvi dall`arrivo prossimo venturo dell`autunno) è il film che fa per voi. Inoltre fa parte dei 14 film che concorrono al Queer Lion Award (premio per il miglior film a tematica GLBT).
 
A pranzo abbiamo digiunato, chissà se tutti questi digiuni un giorno si trasformeranno in miracoli!
 
Ed ecco che finalmente dopo 7 giorni e 7 notti arriva il film (per uno di noi) più bello della Mostra. Delhi – 6 (il titolo fa riferimento ad un quartiere della città indiana dove si svolge l`azione) è un film indiano della regista Mehra Rakeysh Omprakash con le musiche di A.R. Rahman, già premio Oscar per le musiche di The Millionaire. Che dire? Semplicemente spettacolo puro: rassegnamoci il cinema da qui a pochi anni sarà in mano loro. Altro che 3D, loro hanno una dimensione che noi non avremo mai (e nemmeno gli americani) che è lo spirito di farti vivere intensamente un`emozione (parlo di storia, di racconto, di trama…do you know?) e fartela vivere al massimo dell`esperienza cinematografica che (per chi ancora non lo sapesse) è fatta di un mix di elementi che il cinema Made in Bollywood sà usare perfettamente: la canzone, il ballo, gli effetti speciali, i movimenti di macchina, la sperimentazione visiva, i colori, i paesaggi, la bellezza (ineguagliabile) di attrici e attori.
 
DELHI-6, per me è stato piacere cinematografico puro.
 
Alla fine del film non potevamo mancare all`evento che tutti aspettavano da settimane. L`arrivo della Canalis. E sì avete letto bene. Non l`arrivo di Clooney, ma della Canalis. Clooney oramai è di casa in questa passerella e diciamocela tutta, oramai lo si incontra pure al supermarket quando si compra il pesce. Ma qui tutto lo scazzottamento dei fotografi era per strappare lo scatto migliore a Clooney e "fidanzata italiana ex velina". Cinema/Pailletes, dove pende l`ago della bilancia? In questi momenti sicuramente sul glamour, sul gossip. Ma non ci sembra sia così grave, la mostra è questo e anche tutto il resto. E tutto il resto (se lo si vuole) non viene offuscato affatto da dieci minuti di passerella. Se poi sono gli stessi giornalisti a lamentarsi che la Mostra è solo RedCarpet, a dire dalla quantità di articoli usciti su George ed Eli…ecco diciamo che potrebbero quantomeno provarci loro a invertire le priorità dell`agenda setting.
 
Noi abbiamo tifato per Canalis. Vestiva Cavalli e non più Chanel, come ci aveva fatto credere per ore e ore. Il tatuaggio in bella vista, la rende però un pò "coattella", come si dice a Roma.
Touche de class: la passerella è stata aperta da Valeria Marini che, inizialmente non voleva firmare autografi, poi ci ha pensato bene (e quanno me ricapita?) e ha firmato credo tutti i foglietti del Lido. Brava però, almeno lei non fa la preziosa come le sue (nemmeno) colleghe.
 
Finito il momento alto del pomeriggio, ci siamo messi in coda per "Hollywood sul Tevere", documentario di Marco Spagnoli (un critico cinematografico) che racconta la storia delle produzioni americane sbarcate a Roma, negli anni 50, 60 e 70, con le loro star e i loro soldi. Documentario molto gradevole, con moltissime facce. Unica pecca la pessima grafica. Speriamo risolvino.
 
Questa era la nostra ultima sera insieme. I cinemonitorini quindi hanno deciso di cenare tutti e tre insieme fuori. Uno di loro propone di andare in un ristorante dove era già stato. Accoglienza calorosa e spaghetti alla bottarga innaffiati da una bottiglia di soave. Ogni tanto bisogna trattarsi bene. Brindiamo a questa esperienza e nei nostri occhi inizia un pò di malinconia: le cose belle durano ovviamente sempre troppo poco.
 
Ci siamo voluti concedere però un ultimo sforzo. Il film della mezzanotte: "Gordos", commedia spagnola di Daniel Sanchez Arevalo. Qualcuno ha detto, l`unico film in cui si ride…il che è vero a ripensarci non abbiamo visto molte commedie in giro a Venezia 66. Tutti piagnistei & co.
Il film non era male, ma (dovere di cronaca) era inseguibile a causa della musica troppo alta proveniente dall`esterno per la festa "Nastro Azzurro Club". Non dovrebbero succedere cose del genere in un festival grande e importante come questo!
E poi c`era bisogno di far festa proprio dietro la sala, quando a pochi kilometri più avanti c`era la festa per l`anteprima de Lo Spazio Bianco, con una Buy scalza, vista ballare e scatenarsi sulla sabbia in modo davvero così affascinante. Ha rapito tutti.
E le valigie? Appunto…andiamo a casa, andiamo a prepararle e….domani avremo il tempo per un`ultimissima cosa: intervista esclusiva a Muller.
 
I Cinemonitorini, quasi-finiti.