L’angolo di Michele Anselmi

Ci voleva molto a dirlo, come succedeva fino a due anni fa? No, anzi sarebbe stato un gesto di trasparenza nei confronti di chi propone il suo film nella speranza che venga designato per l’Oscar a nome dell’Italia per la categoria “Best Foreign Language Movie”, cioè non girato in inglese. Quest’anno sono 21 i titoli che si sono auto-candidati. Invece l’Anica, la Confindustria del cinema, ha deciso di mantenere segreta fino a martedì 25 la composizione della commissione chiamata a decidere quale sarà il film scelto dall’Italia (se poi verrà candidato e finirà in cinquina è un altro discorso). In attesa di sapere cosa decideranno nella riunione prevista alle 10 del mattino, a occhio passerà “Dogman” di Matteo Garrone, ecco i nomi dei “giurati” selezionati dall’Anica: sono i giornalisti Stefania Ulivi e Mariarosa Mancuso, i registi Maria Sole Tognazzi e Silvio Soldini, i produttori Maria Carolina Terzi e Marta Donzelli, il distributore Antonio Medici, lo sceneggiatore Enrico Vanzina, lo studioso e conservatore Gianluca Farinelli, il responsabile della Direzione cinema (Mibac) Nicola Borrelli. L’Anica  voleva invece che non si sapesse nulla fino al giorno della votazione, davvero non si capisce bene perché; a me invece fa piacere farlo sapere, perché trovo la pratica inaccettabile, anche poco rispettosa nei confronti di autori e produttori, i quali hanno tutto il diritto di sapere per tempo chi li valuterà ai fini dell’Oscar.

Michele Anselmi