Sono questi giorni tristi, cupi, indescrivibili per le donne e non solo: l’opinione pubblica italiana, compresa quella di chi sta scrivendo questa recensione, è naturalmente ancora sconvolta dalla notizia della piccola Elena, barbaramente trucidata dalla “mamma” con undici coltellate dopo una normale giornata trascorsa in asilo con le sue maestre e poi seppellita in un campo vicino casa. Ma “Dove va l’umanità? Boh”. La scritta, succo di un’intervista a Mao, che compare nell’incipit di “Uccellacci ed uccellini” è forse l’unico modo per commentare la tragica notizia di questa nuova Medea, che il poeta friulano aveva affidato, nella sua trasposizione cinematografica della tragedia di Euripide, al volto “barbaro” di Maria Callas.
Il film “Femminile singolare”, un progetto cinematografico dedicato alla donna, che ho avuto il piacere di vedere proprio in questi drammatici giorni e che mi appresto a recensire attribuisce, giustamente, una dignitosa immagine delle donne, soprattutto delle donne-madri che difendono e proteggono i loro pargoli, la loro stessa vita, anche a costo di perdere la propria.
Nei sette episodi, in cui si divide la pellicola, di recente presentata alla V edizione del Filming Italy Sardegna Festival di Cagliari, non ci sono Medee-Mostri, ma donne-madri forti e fragili, tenaci ed ironiche: ballerine, operaie, prostitute, mogli, figlie e future spose. C’è ad esempio Emma, la ballerina incinta di tre mesi che nel primo episodio “Nascita di una stella” grazie ad una saggia Direttrice, interpretata da una austera Denueve, riuscirà ad essere sia mamma, ballerina e donna senza rinunciare a nessuno dei suoi sogni: diventerà mamma e ballerà al Bolshoi, c’è la pasoliniana Simona, interpretata da Monica Guerritore che nel secondo episodio “Il vestito da sposa”, come la Magnani in “Mamma Roma”, è disposta a tutto per far felice la figlia.
“In questo film, come ha dichiarato Artex Film, distributore della pellicola, interpretata da Monica Guerritore, Catherine Denueve e Violante Placido, è la donna protagonista: coraggiosa e intimorita, fragile e forte, felice e infelice, emancipata e sottomessa, sognatrice e disillusa. La donna di oggi, che, nonostante le lotte per la parità di genere e l’emancipazione, continua a trovarsi sola nel portare il peso sociale, relazionale e anche economico del microcosmo in cui vive. Ma non si arrende”.
“Femminile singolare” è promosso da IHaveaVoice APS ed è sala dall’11 Maggio in onore della firma, avvenuta nel 2011, della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e lotta alla violenza domestica. Io voglio dedicare la mia recensione ad una giovane vittima di questa violenza avvenuta in questi giorni: la piccola Elena. RIP.
Alessandra Alfonsi