“Le Giornate hanno ormai acquisito da tempo uno status e una credibilità che ci rende orgogliosi aggiunge il Presidente Roberto Barzanti -, ma questo non sarebbe stato possibile senza l´impegno congiunto di istituzioni pubbliche e soggetti privati che ci affiancano non come semplici finanziatori, ma come reali partner di un´idea complessiva. Ne è buon esempio il Parlamento Europeo che da anni ha scelto di portare qui i tre finalisti del Prix Lux e che con il progetto ‘27 Volte Cinema´ offre a 27 giovani di tutti i paesi dell´Unione Europea un´esperienza unica come quella di Venezia e ne fa simbolo di una vera società integrata nel nome del buon cinema. Per lo stesso motivo siamo grati alle donne di Miu Miu, partner creativi delle Giornate da quest´anno. Con loro arrivano a Venezia idee, artiste, incontri e riflessioni che ci danno forza e vitalità”.
Si dice spesso che alle Giornate degli Autori le vere star sono i film, opere che raccontano il respiro del tempo firmate da maestri che hanno il coraggio di mettersi in gioco, esordienti che si incamminano su vie nuove, registi di valore che trovano qui una consacrazione importante nel più antico festival del mondo, alla ribalta della sua rassegna più giovane. Ma certamente quest´anno, nelle 30 opere in prima mondiale assoluta, non mancano i nomi celebri, in un singolare incontro tra cinema, storia, musica, attualità.Ed ecco quindi Hiam Abbass (la protagonista de La sposa siriana e Miral) per la prima volta dietro e davanti alla macchina da presa (fianco a fianco con Hafsia Herzi) insieme a un´icona del cinema nordico come Sólveig Anspach; Vincenzo Marra che scrive la realtà con la forza unica del suo cinema e Stefano Mordini insieme a Silvia Avallone; il rapper Bebson De La Rue nel caos di Kinshasa e una star come Sarah Polley, alle prese con il segreto della sua famiglia.
E poi l´incontro irripetibile di Bob Wilson, Marina Abramovic, Willem Dafoe, Anthony Hegarty, narrato da Giada Colagrande, insieme alle voci del Novecento dello scrittore autodidatta Vincenzo Rabito e del leader politico Pietro Ingrao, Costanza Quatriglio eFilippo Vendemmiati (premio David per il documentario); Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio; Zoe Cassavetes e Lucrecia Martel; Agostino Ferrente e Giovanni Piperno; i Masbedo e Francesco De Gregori; Johnny Depp (in video) e Paolo Rumiz (dal vero). E siamo solo all´inizio…Una dozzina le nazionalità rappresentate nel programma; cinque gli esordi assoluti; tre i film della realtà, a cavallo tra il documentario e l´invenzione, a riprova che nella selezione ufficiale si vuole sottolineare la trasformazione dei linguaggi, sempre più misti, inclassificabili, sorprendenti; moltissima la musica che invaderà le sale e la Casa degli Autori con protagonisti di primo piano da tutto il mondo; ma altrettanto importanti sono le parole che cuciranno i 10 giorni (e notti) delle Giornate degli Autori. Parole per il cinema italiano, parole per un´arte dell´immagine in piena trasformazione, parole per una società che attraversa la crisi e smarrisce se stessa, parole per un cinema giovane che si cerca e si confronta.