Non capita a tutti i critici musicali di finire, con tanto di nome e cognome, nei testi di gruppi che hanno fatto la storia del rock. A Mick Wall – ad essere sinceri preso a parolacce in “Get in the Ring” (“Use Your Illusion II”) – è capitato, il che non stupisce più di tanto se si pensa che la firma di punto di Kerrang! frequentava la famigerata Hell House, la casa in cui i Guns N’ Roses vivevano tutti insieme a Los Angeles. Tsunami ha il merito di non poco conto di portare nelle librerie, in un’edizione riveduta e aggiornata, il suo “Guns n’ Roses. Gli ultimi giganti del rock”, una di quelle biografie musicali che sanno essere rock come il loro oggetto di indagine.
Nella scorrevole traduzione di Stefania Renzetti, il lavoro di Wall dà a Axl Rose e soci il posto che gli spetta nell’avventurosa storia del rock, vale a dire quello di una formazione che ha poco a che spartire con i patinati anni Ottanti, fatti di batterie elettroniche, angosce new wave e tentazioni elettroniche, ma molto con quella vita randagia e quell’attitudine stradaiola che ha a che fare con i primi Aerosmith, per cui i Guns aprirono una serie di concerti, ma anche con icone della british invasion come Rolling Stones, Led Zeppelin e Deep Purple.
Con i crismi della biografia definitiva, non se ne conoscono di più accurate, “Guns n’ Roses. Gli ultimi giganti del rock”, pubblicato nella collana Gli Uragani con un nuovo artwork di copertina di Roberto Recchioni, ha il peso delle sue 450 pagine, più 16 in carta patinata con foto non così comuni, in cui trova asilo uno sguardo il più possibile aderente alla realtà, in cui l’invenzione colorata o, nel migliore dei casi, la vulgata di un dato fatto sono tenute alla larga. Come spesso accade quando si tratta di parabole così fulgide oltreché immediate, il racconto della band dietro a “Appetite for Destruction” e “Use Your Illusion” appassiona con le sue storie di determinazione, dipendenze e successi sullo sfondo di una scena, sociale e musicale, irripetibile. Da leggere assolutamente.
“Guns n’ Roses. Gli ultimi giganti del rock”: Tsunami pubblica (in versione aggiornata) la biografia definitiva firmata da Mick Wall
