L’angolo di Michele Anselmi
Da otto mesi su una sedia a rotelle. Alessandro Haber, 75 anni, soffre di seri problemi di salute ed è costretto a ricorrere alla carrozzina. A rivelarlo in una intervista al quotidiano “Libero” è lo stesso attore: «Sto facendo terapie per un’operazione che non è andata bene. Poi ne ho fatta un’altra. Sto provando a riprendermi. Fatto sta che guardo il mondo a mezz’altezza. Lavoro, provo in teatro, vado ai concerti. Però non sono autonomo». Haber, che nel corso della sua carriera, tra i vari premi, ha vinto un David di Donatello, un Globo d’oro e cinque Nastri d’argento, negli ultimi anni ha portato in scena, nei principali teatri italiani, lo spettacolo “Haberowski” in cui interpreta gli scritti e le poesie dello scrittore americano cult Charles Bukowski. Al cinema è stato, nel 2018, il Cardinale Mazzarino nel film “Moschettieri del re – La penultima missione” di Giovanni Veronesi, mentre nel 2019 è tornato, dopo 15 anni, a lavorare con Pupi Avati nel film “Il signor Diavolo”. Adesso lo si può vedere, nei panni di un poveraccio che finisce su una tela a tema religioso, in “L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido.
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(Mi. An.) Mando un caldo saluto e un abbraccio affettuoso ad Alessandro Haber. È molto bravo in “L’ombra di Caravaggio” nel dare corpo e voce a un mendicante veneto che Merisi/Scamarcio vuole nei panni di san Pietro, se ricordo bene. Ed era molto spiritoso come attore ebreo piagnone in un episodio della serie “Vita da Carlo” di e con Verdone. Non sapevo di questa sventura chirurgica che l’ha portato “a guardare il mondo a mezz’altezza”. Spero che le cure facciano effetto e che questo splendido, temperamentoso, eclettico attore possa presto tornare a camminare con le sue gambe.
Michele Anselmi