Alla regia Roberta Torre | Donatella Finocchiaro, Carla Marchese, Piera Degli Esposti
Manuela (bravissima Carla Marchese alla sua prima esperienza), tredici anni vissuti a Librino, quartiere periferico di Catania, una madre delusa e inquieta (straordinaria Donatella Finocchiaro), una sorella perfetta, Paris Hilton di periferia, un padre fallito e assente (Beppe Fiorello). Manuela corre sul suo vecchio motorino e per la testa ha solo due cose: il ragazzo che le piace e realizzare i suoi sogni.
E così un giorno si inventa di parlare con la Madonna e di poter fare miracoli. La gente non desidera che crederle e da quel momento irrompe nella sua vita un’umanità affamata e bisognosa che le chiede di tutto: dal posto di lavoro perduto alla vincita al Totocalcio. Mentre sua madre intravede la possibilità di far soldi, Manuela si spaventa e vorrebbe smettere di fare la santa, ma non è più così facile. Anche perché, suo malgrado, un miracolo succede davvero…
Bello e surreale, sulla scia di Almodovar, colorato e bizzarro. Un film in cui una fede popolare al confine con la superstizione si affaccia su queste vite dimenticate e ai margini. Manuela, moderna Bernadette, con ingenuità stravolge la vita del suo quartiere e anche la sua cambierà per sempre.
Brava Roberta Torre che getta il suo sguardo ironico su Librino, questa città satellite “modello”, con i suoi vialoni di cemento e le sue palme, progettata da un architetto giapponese, e piantata nell`afoso sud come una spina dolorosa. Su questa varia umanità piena di energia, donne dai capelli di zucchero filato, donne non amate, che lottano con forza per farsi spazio nel mondo.
Francesca Bani