Una manifestazione ideata e pensata per i ragazzi fra gli otto e i ventuno anni: per far conoscere e far apprezzare il cinema, per stimolare la loro creatività e la fantasia, insegnare loro le tecniche cinematografiche, metterli in contatto con i professionisti del settore e per sostenere l’imprenditorialità giovanile.

E’ questa la mission del Vittorio Veneto Film Festival, in programma dal 17 al 20 aprile e patrocinato dalla Presidenza della Repubblica Italiana, dove i ragazzi e le pellicole, loro dedicate, sono i veri attori protagonisti. E, come hanno chiarito gli organizzatori durante la conferenza stampa di presentazione alla Camera dei Deputati, il festival è espressione ed esempio dell’atteggiamento delle istituzioni locali venete, da sempre attente e interessate a stimolare la produzione e la cultura cinematografica con corsi di formazione, attività laboratoriali (come il Cinegiornale, realizzato in collaborazione con professionisti RAI, quale Giuseppe Di Tommaso, e workshop di fotografia).

In questa quarta edizione sono 1500 i membri – ragazzi della giuria, presenti e on–line, visioneranno i dodici lungometraggi in concorso, divisi in quattro blocchi, in base a diverse fasce d’età e a diverse livelli di scolarizzazione, 7-11, 12-14, 15-16, 17-24, che affrontano le tematiche proprie del mondo giovanile: gli innamoramenti, le delusioni, le avventure, i sogni, la ricerca della vera identità, i viaggi, i rapporti tra genitori e figli e le paure.

Inoltre, nella rassegna + Alti, riservata ai ragazzi dai 28 ai 100 anni, sono ospitate le opere che affrontano i temi della migrazione italiana e le speranze per il futuro di una generazione, come in Itaker vietato agli italiani, e le conflittualità etniche delle popolazioni marocchine e iraniane in Snack Bar e Agha Yousef. Nelle serate curate da Rai Cinema, che insieme a Radio Due è uno dei partner più dinamici del VV Film Festival, storie di ragazzi già apprezzate e premiate alla VII edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, come Cosimo e Nicole e Alì ha gli occhi azzurri.

Molte le novità anche per quest’edizione: come l’omaggio a Massimo Troisi, con una mostra allestita grazie alla collaborazione con il Comune di San Giorgio a Cremano, che per l’occasione ha messo a disposizione la celebre bicicletta di Il Postino, la collaborazione con l’Isola del Cinema e il Premio alla Carriera a Leo Gullotta.

Alessandra Alfonsi