Diretto da Takashi Miike | Con Eita ed Ebizo Ichikawa
Siamo nel Giappone del 1600. Cercando una morte onorevole Tsugumo Hanshiro, un samurai ormai ridotto in povertà e senza padrone chiede di commettere harakiri nel cortile della tenuta di una nobile casata. L’arrogante intendente, Saito Kageyu, nel tentativo di dissuaderlo, gli racconta la storia del giovane Chijiiwa Motome che poco tempo prima aveva presentato la stessa richiesta ed era stato costretto a suicidarsi tra orribili dolori con una spada di bambù, perdendo così il suo onore. L’intendente è però ignaro del legame che univa i due samurai…

Ci aspettiamo molto da Takashi Miike che qui si cimenta con un classico d’epoca storica. Lui è cresciuto a spaghetti western e Bruce Lee ed è noto per i suoi film sanguinari e violenti sulla yakuza. Splatter, spesso tratti da manga, che hanno come fil rouge il tema della vendetta. Il suo vertice è stato Ichi the Killer pellicola brutale e decadente del 2001.
Francesca Bani