Che sta succedendo al cinema? È in corso una mutazione di cui è difficile prevedere gli sviluppi. I film stanno cambiando veste e pelle nel silenzio generale e senza che nessuno si stia prodigando per capire cosa davvero sta succedendo. Sta di fatto che film sino a poco tempo fa destinati al grande schermo ora vengono prodotti per tv e smartphone, spesso a insaputa dei loto stessi autori. Il caso più eclatante è l’ultima fatica di Martin Scorsese, quel “The Irishman”, girato come fosse un film, ma destinato ai piccoli schermi di Netflix, dal televisore al computer allo smartphone. Ora Scorsese ha un bel chiedere ai suoi spettatori di risparmiare la visione sui telefonini, ma è una richiesta inutile perché nessuno può impedirlo agli abbonati del gigante americano di distribuzione via Internet, molti dei quali sono giovanissimi che usano appunto più il telefonino del televisore. La realtà è che il cinema rischia di restare indietro, illudendosi di poter procedere con il passo di sempre, mentre invece tutto sta cambiando con una rapidità inimmaginabile. Nel giro di pochi anni i film come li abbiamo conosciuti resteranno un cimelio del passato per coniugarsi con la serialità e la produzione online. Inutile piangere sul latte versato e disperarsi perché restiamo inascoltati. La tecnologia corre oggi come non mai ed è destinata a travolgere tutto, dal cinema alla televisione alla letteratura al teatro. La possibilità di vedere ciò che piace su qualsiasi device, dallo schermo di casa allo smartphone, è destinata a sconvolgere le nostre abitudini. Resteranno gli spettatori più fidelizzati, che continueranno a prediligere il grande schermo, anche se le sale stanno scomparendo con una irrefrenabile morìa non soltanto in periferia ma anche nelle grandi città. Il tutto a vantaggio di vedere ciò che piace a casa, in tram, in treno, persino stando seduti in automobile, specie se a conduzione autonoma. Se non dovremo fare neppure più lo sforzo di guidare, perchè doversi sottoporre agli orari delle sale cinematografiche, quando si può vedere tutto all’ora che più aggrada,sia di giorno che di notte? E il futuro ed è inutile rimpiangere il passato. Anzi il futuro è già arrivato.
Roberto Faenza