di Iole Masucci
La macchina per scrivere
“Accade un fatto strano – disse una volta Turghenev – un compositore studia armonia e teoria delle forme musicali, un pittore non dipinge senza sapere qualcosa dei colori e del disegno, l’architetto poi non ne parliamo neanche. Invece quando uno decide di cominciare a scrivere crede che non sia necessario imparare alcunché e che saper mettere in fila sulla carta le lettere dell’alfabeto sia sufficiente per essere uno scrittore”. Ancora oggi, purtroppo, qualcuno crede che sia possibile improvvisarsi scrittori, senza studio né tecnica. Tuttavia, una cosa è avere una buona idea, altra è saperla poi sviluppare, esprimerne al meglio la potenza drammaturgica. Non si tratta semplicemente di applicare pedissequamente delle regole, come fossero formule matematiche, ma di metabolizzare modelli narrativi basati sull’emozione. L’intelligenza e il talento marcheranno la differenza tra l’operaio della scrittura e l’artista. Lo stesso talento, benché non possa essere insegnato, va curato e coltivato, nutrito con la formazione e la maturazione tecnica che solo la scuola o la bottega artigiana possono impartire. E’ evidente, dunque, il ruolo determinante della formazione anche nelle arti, dove per formazione non si intende solo un approccio teorico alla materia. Non si può, infatti, imparare a fare cinema solo studiandone la storia. C’è una enorme differenza tra il sapere e il saper fare e questo comporta la necessità di affiancare allo studio teorico quello pratico. Entrambi sono momenti determinanti della più generale formazione culturale e professionale. Una buona esperienza formativa infatti deve essere capace di garantire l’apprendimento di nozioni generali, l’acquisizione di tecniche specifiche e l’ applicazione pratica di quanto imparato. Anche per la scrittura i laboratori svolgono, quindi, un ruolo determinante. Sono occasioni importanti di incontro, dove si impara a mettersi in discussione, dove si ha l’opportunità di farsi leggere da professionisti, di essere notati, dove si ha la possibilità di confrontarsi con gli altri, di apprendere e sperimentare i trucchi del mestiere, in una parola di fare pratica! L’attività di laboratorio deve essere, in definitiva, un microcosmo capace di riprodurre le caratteristiche e le dinamiche della realtà esterna.Quindi, l’attività di laboratorio, non solo deve sviluppare la creatività, portare alla realizzazione di un prodotto e di un profilo professionale, ma deve abituare anche al rapporto con i committenti. Questo significa insegnare a rispettare le scadenze, a lavorare in gruppo e a scrivere su commissione. Gli allievi devono imparare ad interloquire con Network e produzioni, avvezzi alla lingua del ritorno economico e di pubblico più che a quello dell’innovazione e della sperimentazione. Ciò significa, da un lato, imparare ad accettare la mediazione e dall’altro imparare a presentare e proporre le proprie idee. Ma significa anche imparare a proteggere il proprio lavoro. Una formazione realmente completa dovrebbe, infatti, fornire ai futuri sceneggiatori gli strumenti per difendere i propri diritti, dai contratti ai compensi, dal diritto d’autore all’equo compenso. Sono queste le caratteristiche che si chiedono oggi a delle scuole che vogliano essere contemporanee, competitive e realmente utili. Il panorama italiano della formazione televisiva e cinematografica annovera un numero enorme di corsi per sceneggiatori, registi, attori, operatori vari del settore. Come ex corsista e come giovane sceneggiatrice mi sento di riportare quelle che mi sono sembrate più efficaci sia dal punto di vista dell’offerta formativa, della qualità dei docenti che da quello dell’inserimento nel mondo professionale. Mi preme insistere su quest’ultimo aspetto, precisando che le scuole dovrebbero realmente essere il trait d’union tra il mondo della formazione e quello del lavoro. Attraverso stage ed esperienza anche a tempo determinato, dovrebbero offrire ai corsisti l’opportunità di farsi notare da network e produzioni. Per quanto riguarda in particolare le scuole di Sceneggiatura, secondo la mia personale e fortunata esperienza, credo che il corso Corso di formazione e perfezionamento per sceneggiatori televisivi Script-Rai, sia uno di quelli che meglio risponda alle esigenze espresse. Il corso si svolge una volta all`anno presso la sede Rai di viale Mazzini e si sviluppa mediamente in quattro mesi di lezioni da gennaio a maggio. Quattro ore pomeridiane, dal lunedì al giovedì, più una volta alla settimana, altre quattro ore dedicate alle esercitazioni.
Il corso si articola in due parti la prima dedicata all`analisi della struttura del formato da 90/100 minuti, la seconda riguarda l`analisi dei formati e dei generi della serialità televisiva.
La particolarità del corso consiste sia nella sua impostazione strutturalista, sia nel fatto che la docenza è composta esclusivamente da professionisti affermati, italiani e anglosassoni.
La selezione avviene inizialmente sulla base di materiale inviato e successivamente tramite una prova on line e un colloquio. I 25-30 candidati corsisti saranno sottoposti ad una seconda selezione durante il primo mese di corso. Tale selezione individuerà 10/12 elementi ritenuti più meritevoli, i quali potranno sviluppare un proprio progetto con l`assistenza di un tutor. Gli altri potranno comunque proseguire il corso e le esercitazioni. Il corso è completamente gratuito. E’ data, inoltre, la possibilità di frequentarlo anche come uditori e ospiti.
Altra realtà positiva è sicuramente quella del Centro Sperimentale, la scuola di cinema più antica e prestigiosa in Italia. Previsti 6 posti ogni anno per gli sceneggiatori. Attiva da oltre 70 anni, è composta da due diversi settori: la Scuola Nazionale di Cinema e la Cineteca Nazionale. Incubatore culturale dove confluiscono tutti i tipi di operatori cinematografici, la Scuola Nazionale di Cinema propone corsi nella sede principale di Roma (regia, sceneggiatura cinematografica, fotografia, montaggio, suono, scenografia e costume, produzione e recitazione), e nelle sedi distaccate di Piemonte (animazione), Lombardia (corso di creazione e produzione fiction, corso di cinematografia d’impresa, documentario e pubblicità) e Sicilia (documentario storico-artistico e docu-fiction).
Il Corso di creazione e produzione di Fiction, con sede a Milano, è focalizzato sulla serialità episodica e mira alla formazione di due importanti figure professionali: lo sceneggiatore e il produttore creativo. Il Corso di Creazione e Produzione di Fiction ha durata biennale e si rivolge a sedici allievi.
Il Corso di “Documentario storico artistico e Docu-fiction”, di durata triennale che ha sede a Palermo, si pone l’obiettivo di formare giovani filmmaker, capaci di ideare un progetto, scrivere una sceneggiatura, preparare un piano di lavorazione, realizzare riprese visive e sonore, dirigere un attore, montare ed editare un filmato.
Ancora va ricordata la scuola Holden di Torino in cui è possibile seguire sia il corso biennale in sceneggiatura con obbligo di frequenza giornaliera dal lunedì al venerdì, sia corsi individuali con lezioni serali o nel fine settimana per complessive 20 ore. Ancora, la scuola Holden, offre la possibilità di seguire un corso on-line, completo e innovativo per quanti, professionisti o principianti, vogliano affinare la tecnica e assumere maggiore consapevolezza sul proprio lavoro. Va sottolineata l’attenzione che la Holden conferisce, nella suo programma formativo, al pitch. Infatti promuove incontri organizzati tra i produttori e gli autori che dispongono di un tempo prestabilito per illustrare la propria idea e convincere chi hanno di fronte ad investirci. Sviluppatissima negli Usa, ma trascurata in Italia, la pratica del pitch permette di conoscere al meglio la propria idea e di sintetizzare in una presentazione di massimo tre minuti tutto ciò che può convincere un produttore. Accanto a queste appena citate, se ne aggiungono altre che spiccano per la grande qualità degli insegnanti e per la particolare attenzione garantita al corsista, seguito da tutor specializzati, in tutte le fasi di sviluppo del suo progetto. In questo gruppo, a mio avviso, troviamo “Tracce”con i suoi corsi base e i master possibili da seguire nella città di Bari, Napoli, Roma e Milano. Quest’anno Tracce affianca ai noti percorsi formativi un nuovo corso sulla tecnica dell’adattamento. Il corso è riservato a coloro che sono interessati a cogliere le differenze sostanziali tra il testo letterario, quello teatrale e quello cinematografico. Prevede lezioni di quattro ore con annesse esercitazioni pratiche. I docenti commenteranno film e testi editi e, soprattutto, inediti. Le iscrizioni, a numero chiuso, sono precedute da un colloquio di ammissione.Il corso si sviluppa in quindici lezioni settimanali di quattro ore ciascuna per un totale di cinque mesi. Degne di nota sono anche le seguenti scuole:
– Accademia di Cinema e Televisione "Griffith" Roma,
– www.Scuoladicinema.it Roma,
– NUCT Scuola Internazionale di Cinema e Televisione Roma
– ZeLigBolzano
– Scuola di Cinema TVMilano
– Cucinema Milano
– OmeroRoma
– Immagina Firenze
– Pigrecoemme Napoli
– Terminale Scuola "Anna Magnani"Prato
– Mohole – Milano
– Istituto Europeo del Design – Roma e Milano
– Scuola Maldoror – Roma
– Accademia Nazionale Arti Cinematografiche – Bologna
– Magica Roma
– Istituto FelliniTorino
– Scuola d`Arte Cinematografica Genova
– Istituto "R. Rossellini" Roma
– Accademia dell`Immagine L`Aquila
– Macchina dei sogni Milano
– Cineway – Milano
– International School of Cinema e Television – Milano
– SDAC – Genova
– Scuola Nazionale Cinema Indipendente – Firenze
– FILMmakerSCHOOL – Roma
– Scuola Nazionale Cinema Indipendente – Firenze
– VertigoScreenWriting Corsi online
Menzione a parte va fatta per i corsi e i Master organizzati e promossi dalle Università. Possiamo iniziare con i percorsi formativi del Corso di Laurea in DAMS relativi alla storia e alle teorie del teatro, del cinema, della televisione e dei nuovi media, nonché alla conoscenze della musica, della danza e delle arti figurative. Sono messi in campo strumenti metodologici e critici indispensabili per analizzare i linguaggi delle diverse pratiche artistiche e comunicative. A tal fine, accanto agli insegnamenti teorici, i percorsi formativi del Corso di Laurea DAMS, si distinguono per la presenza di numerose attività di laboratorio tenute da professionisti del settore: laboratori di arti dello spettacolo, laboratorio di regia, laboratorio di comunicazione pubblicitaria, laboratorio di sceneggiatura cinematografica, laboratorio di montaggio, laboratorio di media digitali, laboratorio di palinsesti e formati televisivi. Sono previsti anche stages nelle società di produzione e nei festival. Oltre ai corsi di Laurea del DAMS vanno ricordati anche altri percorsi formativi di alto profilo, sempre più innovativi e attenti alle reali necessità presenti e future degli allievi :
Il Master in Scrittura e produzione per la fiction e il cinema Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (ALMED) – Università Cattolica dei Sacro Cuore di Milano.
Il Master vuole preparare figure professionali di sceneggiatori, story editors e producers, offrendo una formazione centrata sulle strutture narrative, che sono il cuore e l’elemento essenziale di ogni progetto di fiction cinematografica o televisiva. A partire da questo ampio e fondamentale nucleo comune, la formazione si divide nella fase finale in due classi: – la classe di sceneggiatura, più orientata alla scrittura e allo sviluppo di sceneggiature;- la classe di produzione: più orientata alla fase realizzativa, gestionale, organizzativa. Il Master è attivato ogni due anni e ha durata annuale. Il corso comprende più di 80 giornate di lezione di 6 ore l’una per quattro giorni a settimana, da metà novembre a fine maggio. Gli allievi scriveranno una sceneggiatura guidati da un tutor oppure faranno uno stage in produzione su un set. Il corso si chiude a metà del novembre successivo. Il costo è di 6.000 euro. I partecipanti ammessi sono 28, più un numero variabile di stranieri fino a un massimo di 10.
Cinemaster, il nuovo master universitario sulla scrittura audiovisiva e la sceneggiatura. Ideato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza”e organizzato in collaborazione con la UCLA Exstension(University of California in Los Angeles). Si tratta di un master di primo livello, nato con l’obiettivo di individuare, potenziare e creare figure professionali nel settore della scrittura cinematografica e audiovisiva.il Cinemaster, unico nel suo genere in Italia, fornisce conoscenze e competenze teoriche e pratiche per l’elaborazione di testi per il cinema, la tv e i new media (web, videofonino etc.) guidando lo studente lungo il percorso creativo dall’idea alla sceneggiatura. L’offerta formativa è fortemente orientata alla pratica, grazie alla presenza di professionisti del settore, sceneggiatori e registi. Sono previste lezioni frontali, in aula e in laboratorio, con lo scopo di fornire una conoscenza teorica e pratica dei fondamenti di regia e sceneggiatura, approfondire tecniche, segreti e strumenti indispensabili per sviluppare le idee e finalizzarle in un prodotto che abbia possibilità di sbocco sul mercato. Il percorso sarà arricchito dalla collaborazione con il Premio Solinas, con l’organizzazione di incontri di formazione avanzata sulla scrittura per il cinema, la serialità televisiva, il documentario di creazione e il cortometraggio. Alla fine del Corso i partecipanti avranno realizzato concretamente, attraverso un`attività di laboratorio costantemente monitorata dai docenti, un testo di scrittura audiovisiva. La durata del master, destinato ad un massimo di 25 corsisti, è di 12 mesi. Possono accedervi coloro che sono in possesso di laurea (triennale, specialistica/magistrale o vecchio ordinamento), senza alcun vincolo di provenienza.
Master di II livello in Scrittura creativa proposto dall’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, Facoltà di Scienze della Formazione. L`ammissione al Master è riservata ad un massimo di 30 candidati in possesso di laurea specialistica o laurea quadriennale conseguita in qualsiasi Facoltà universitaria. Il Master si propone la valorizzazione delle risorse creative dell`allievo, che consenta di chiarire la natura del richiamo artistico e le modalità più idonee per compiere il percorso dalla fase dell`aspirazione a quella del risultato, dall`autore al pubblico. Fornisce a questo scopo una conoscenza delle teorie e delle metodologie della scrittura, sviluppando la creatività attraverso le diverse forme di comunicazione scritta, nell`ambito della prosa narrativa, della poesia, della sceneggiatura, del teatro. Lo scopo è quello di realizzare una personalità espressiva sia nella pratica artistica, sia nell`esercizio critico della scrittura, ma anche di muoversi con competenza nei settori dell`editoria, del giornalismo, della comunicazione pubblicitaria, della sceneggiatura cinematografica e teatrale, dell`editing e in tutte le dinamiche che portano dalla produzione alla diffusione dell`opera letteraria. L`attività creativa e didattica sarà svolta con l`ausilio di strumenti audiovisivi e informatici, nell`impegno di creare un rapporto interattivo tra l`autore e l`opera, il testo e l`immagine, il personaggio e il paesaggio, all`interno della vicenda artistica. Il corso – di durata annuale – sarà articolato in 1500 ore di lezioni frontali, seminarî, incontri periodici con scrittori affermati, critici, saggisti e giornalisti, stage, laboratori, conferenze, prove d`autore a cui si sottoporranno gli allievi nel corso degli studî. Per lo svolgimento degli Stage sono in corso di perfezionamento convenzioni e forme di collaborazione con importanti case editrici nazionali, con RAI, Mediaset, Premio Roma, quotidiani e periodici nazionali e napoletani. La frequenza alle attività d`aula e agli stage è obbligatoria.
Sempre in ambito regionale campano, vanno ricordate alcune significative esperienze legate alle scuole superiori. Nel 2006, infatti, l’Associazione culturale Atelier Multimediale ha tenuto stages formativi sulla sceneggiatura presso alcuni istituti come l’Ipia Giorgi di Avellino e l`Istituto Superiore Mario Pagano di Napoli. L`esperienza, resa possibile grazie alla collaborazione di alcuni presidi illuminati, si è rivelata estremamente interessante per gli studenti che hanno imparato i rudimenti della sceneggiatura. Nel 2007 un percorso formativo analogo è stato realizzato, per conto del Ministro, presso gli Istituti Superiori Galileo Ferraris di Scampia e Vittorio Veneto di Miano. In questo contesto l`Atelier Multimediale ha realizzato con gli studenti sei puntate di una fiction televisiva sulla condizione giovanile "Senzafiltro-Scampia 2007". Qualora non ce ne fossero, sarebbe auspicabile poter esportare queste esperienze in altre regioni del nostro paese.
Iole Masucci