La proposta della FAPAV | Il commento dell`ANICA

L’ordinanza emessa dalla Sezione Specializzata per la proprietà intellettuale del Tribunale Civile di Roma, sulla richiesta di misure cautelari proposta dalla FAPAV (Federazione anti-pirateria audiovisiva) nei confronti di Telecom Italia, ribadisce che l’attività di downloading non autorizzata costituisce reato. Per questo il Provider è tenuto ad informarne l’Autorità Giudiziaria e quella amministrativa di vigilanza, che possono poi procedere con la disattivazione dell’accesso ai siti di pirateria audiovisiva o adottare qualsiasi altra misura volta ad impedire la ripetizione di ulteriori illeciti. L`ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), nella persona del preseidente Paolo Ferrari, in merito, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti della decisone del Tribunale di Roma perché si tratta di un ulteriore importante passo sulla strada della lotta alla pirateria audiovisiva e soprattutto perché sollecita l’intervento del giudice penale e dell’Autorità di vigilanza affinché, in caso di accertate violazioni del diritto d’autore, adottino ogni provvedimento per interrompere l’accesso ai siti implicati nelle violazioni. Ora ci attendiamo che anche queste Autorità facciano la loro parte e contribuiscano in modo concreto ad assicurare il primato della legalità e a tutelare creatività, investimenti e posti di lavoro dell’industria culturale italiana. Ci auguriamo che la decisione offra agli autori, produttori e operatori del settore anche lo spunto per sedersi intorno a un tavolo e ragionare, con l’ausilio del Governo e dell’Agcom, sulle nuove modalità di sfruttamento di tutti i contenuti on-line.”