Salvo Ficarra e Valentino Picone tornano in grande stile sul piccolo schermo di milioni di telespettatori con la seconda – e ultima parte – di “Incastrati”: la serie, scritta e diretta dal duo comico siciliano, ricomincia in un divertente gioco di intrecci in grado di conquistare il pubblico.
In “Incastrati 2” si torna a parlare di mafia, del rapporto ossessivo e morboso delle mamme con i propri figli, di malasanità, di corruzione, di ossessione verso il mondo televisivo e dei social network, ma si parla anche – e soprattutto – di amore per la propria terra, per la propria famiglia, per la giustizia. In questa seconda stagione, inoltre, non mancano importanti spunti di riflessione sul tradimento e sul giornalismo: un giornalismo che arranca, che corre costantemente verso una notizia succulenta senza guardare in faccia nessuno, fregandosene del ruolo cruciale che ha all’interno della società.
La seconda stagione riprende, con degli abili giochi di sovrapposizioni delle scene, nel momento in cui si conclude la prima riportando lo spettatore in bilico tra la risata e la consapevolezza che quello che si vede sullo schermo non è altro che la verità.
Il gioco di intrecci di questa seconda – e ultima – stagione è un po’ più complicato da seguire rispetto alla precedente, complice anche l’inserimento di nuovi personaggi, non sempre necessari e con cui si ha poco tempo per familiarizzare. La serie, nonostante delle piccole sbavature, coinvolge e conquista il pubblico di Netflix grazie alla capacità dei suoi creatori di riuscire a nascondere spunti riflessivi di grande profondità dietro scene di una semplicità unica, il gioco è semplice: fa ridere all’istante, ma lasciano – nel tempo – il gusto dell’amaro in bocca.
Degna di nota, inoltre, una regia studiata appositamente per la serialità e una fotografia, complici paesaggi straordinari della Sicilia, strutturata per garantire il massimo sul piccolo schermo. Il duo comico Ficarra e Picone saluta, per il momento, la serialità dando appuntamento ad ottobre per i 30 anni di carriera e poi – subito dopo – a dicembre per il film natalizio che uscirà nelle sale italiane.

Flavia Arcangeli