Festival del cinema documentario | “Italiani Brava Gente” al via domani
Dopo il successo della prima edizione, ritorna presso l’Auditorium Stensen di Firenze, il festival di cinema documentario che si pone l’obiettivo di riflettere sui temi e le problematiche del nostro Paese, “Italiani Brava Gente”. Ad aprire la giornata di domani 9 aprile, alle ore 16:30, saranno i due giovani registi aquilani Pietro Pelliccione e Mauro Rubeo, autori de "L`Aquila Bella Mè". Più che un documentario, l’opera che ha tra i produttori Valerio Mastrandrea e Daniele Vicari, si presenta come la prima parte di un diario di un triste viaggio, iniziato con il terremoto abruzzese dello scorso anno e ancora non terminato. Alle 18:30 verrà proiettato il documentario di Daniele Incalcaterra "Repubblica Nostra", uno spaccato sugli anni di Tangentopoli coprodotto nel 1994 dal canale francese Arte, principale televisione culturale europea. Una occasione per rivivere a distanza di oltre 15 anni, lo stesso triangolo perverso politica-giustizia-media che è tuttora di grande attualità. Il programma di “Italiani Brava Gente” prevede per le 19:45 un aperitivo che lascerà spazio alle 20:45 all’evento del giorno. Dinnanzi al pubblico toscano saliranno in cattedra Lorella Zanardo e Cesare Cantù, esperti operatori nel mondo della comunicazione che, attraverso l’incontro “Nuovi occhi per la tv”, discuteranno dell’attuale stato in cui vive la televisione italiana. Già ospiti della scorsa edizione del festival con il documentario “Il corpo delle donne” (che nell`ultimo anno ha ricevuto copertura stampa in 5 continenti ed ha valso a Lorella Zanardo la menzione de Il Corriere Della Sera tra le donne dell`anno 2009), animeranno il dibattito con il pubblico attraverso la analisi di immagini appartenenti al quotidiano televisivo dell`Italia. In chiusura della prima serata, sarà la volta del documentario italiano più premiato e censito dalla critica del 2009, “Videocracy” di Erik Gandini, un lavoro nato con l’intento di esplorare i lati oscuri del mondo della televisione e il rapporto di affabulazione che da anni riesce ad intrattenere con il proprio pubblico.