Mangold tra ironia e leggerezza | Cruise & Diaz

Divertente e lieve, con tocchi di rosa. Una pellicola che non si prende sul serio. Il regista James Mangold è noto per l’approccio creativo e all’avanguardia ai generi cinematografici classici, ha diretto il film sulla vita di Johnny Cash, vincitore di un Oscar, Quando l’amore brucia l’anima (Walk The Line), ha dato un tocco di vivacità al genere western nel remake di Quel treno per Yuma, e guidato Angelina Jolie e Winona Ryder in Ragazze interrotte.

Con Innocenti bugie siamo a metà strada tra Kate & Leopold e Cop Land in un percorso che mescola il genere d’azione-spionaggio con la commedia romantica e brillante, tessendo un’intricata tela di inseguimenti e scontri nella struttura di una storia d’amore. I due protagonisti Tom Cruise e Cameron Diaz tirano fuori la loro vena brillante e autoironica.

A differenza dei film di questo genere, Innocenti bugie non ha alle spalle un romanzo, una serie televisiva o un soggetto già scritto, ma si basa su una sceneggiatura originale. E a noi sembra che ormai la nuova moda di Hollywood, a corto di idee, sia di saccheggiare dalle filmografie degli attori principali.

Per cui un bel pizzico di Mission Impossible, una parodia di Ethan Hunt, una spruzzata di Charlie`s Angels e il gioco è fatto.

Fughe rocambolesche ai limiti dell`impossibile braccati da cattivi marionette: l`agente Fitzgerald (Peter Sarsgaard) e il criminale spagnolo Antonio (Jordi Mollà). Tra moto, auto d`epoca e aerei, Salisburgo e Siviglia, corse dei tori e isolette delle Azzorre, l`alchimia della coppia funziona. Lei svampita e imbranata lui beffardo e perfetto, ma entrambi pronti a scambiarsi i ruoli.

Francesca Bani