L’angolo di Michele Anselmi

Continuano a uscire decine di film a settimana, nella speranza di “allungare” la stagione cinematografica, e quasi tutti fanno cilecca al botteghino. Ma nel mucchio trovi anche titoli interessanti, o perlomeno curiosi, degni di una visita. Come “La prima vacanza non si scorda mai”, francese, al quale non avrei dato un briciolo di fiducia se mi fossi fidato del trailer.
Diretto dall’esordiente Patrick Cassir e nelle sale da giovedì 20 giugno con I Wonder Pictures, il film sembra perfetta materia da remake, perché la storia suona universale e si presta alle lingue e alle ambientazioni più diverse. Magari Medusa, specializzata in operazioni del genere, ci farà un pensierino.
Cassir parte da uno spunto classico da commedia “on the road”. Due quasi quarantenni parigini, single, si conoscono su Tinder. Lui, Ben, è ordinato e ipocondriaco, afflitto pure dalla madre-tiranna; lei, Marion, è intrepida e artistoide, circondata da amici strambi. Si piacciono, bevono champagne, finiscono a letto, osservano l’alba dai tetti e decidono, contro ogni previsione, di fare subito una vacanza insieme. Dove? In Bulgaria: perché sta a metà strada, si fa per dire, tra Biarritz e Beirut, cioè le mete delle rispettive vacanze prima che i due si conoscessero.
Quando c’è l’amore ogni posto pare buono per stare abbracciati a letto, ma con la Bulgaria bisogna andarci cauti. Qualcosa dell’ex Paese socialista resiste, eccome, da quelle parti, e i due turisti per caso dovranno fare i conti con un soggiorno non proprio da sogno: tra sbilenche camere in affitto, sport estremi, vecchi albergoni con piscina, rave-party, incontri molesti e inaffondabili pregiudizi.
Il regista cita direttamente “Il sorpasso” di Dino Risi, anche se nessuno dei due villeggianti somiglia realmente a Gassman o a Trintignant, ma certo l’avventura stinge progressivamente nel drammatico (per fortuna non nel tragico), anche a causa dei rispettivi caratteri che, una volta esaurita la fiamma del desiderio, si riaffacciano nella vita in comune. Non può durare, però la vita ogni tanto offre una seconda chance…
“La prima vacanza non si scorda mai” è una commedia buffa ma non superficiale, gioca naturalmente sul contrasto tra la Francia odierna e la Bulgaria affamata di valuta in euro, e tuttavia affiora via via un palpito malinconico sulla natura umana, subito riequilibrato da annotazioni birichine, anche audaci, su bisogni corporali e manie sessuali.
Camille Chamoux, pure sceneggiatrice, incarna l’avventuriera Marion che presto si annoia dell’ometto pieno di fisime, tanto da effigiarlo a disegni in un volumetto su quella “vacanza bestiale”; Jonathan Cohen è Ben, murato vivo nella routine casalinga e subito pentito dell’avventura bulgara. Sono certo che molti maschietti si ritroveranno nelle sue coriacee fissazioni.

Michele Anselmi