L’angolo di Michele Anselmi

Sono sempre numeri bassi, lo so. Ma vedo stamattina, scorrendo i dati Cinetel, che “Dante” è primo negli incassi giornalieri: 56 mila euro ieri per un totale, dopo sei giorni in sala, di 495 mila euro. Saranno contenti a Rai Cinema e alla DueA. Confesso, è una sorpresa per me: pur apprezzando il film di Pupi Avati, per stile di racconto e punto di vista (la vita del grande fiorentino ricostruita attraverso un viaggio di Boccaccio trent’anni dopo la morte a Ravenna), pensavo che il pubblico italiano non avrebbe raccolto. Mi sbagliavo, e sono contento. Evidentemente, a 83 anni, il regista bolognese, nella foto insieme a Sergio Castellitto durante le riprese, ha saputo trovare il modo giusto, non polveroso o istituzionale, per rievocare la biografia del sommo poeta fiorentino. Semmai, a dirla tutta, avrei ipotizzato un successo più pieno per “Siccità”, il film corale di Paolo Virzì, fuori concorso a Venezia e nelle sale sempre dal 29 settembre: 732 mila euro in sei giorni non è un gran risultato, benché la commedia, tra apocalittica e distopica, fitta di personaggi dai destini intrecciati, a me paia riuscita, varia, insieme amara e divertente
. Ma si rifarà, immagino, quando arriverà, presto, sulla piattaforma Sky. Era evidente a molti, invece, che “Tutti a bordo”, il filmetto di Luca Miniero prodotto e distribuito da Medusa, non avrebbe funzionato: 160 mila euro in sei giorni. Non basta dire “family movie”, per usare una formula in voga. Forse certe storie sarebbe meglio lasciarle nei cassetti.

Michele Anselmi