“LOL – Chi ride è fuori”, ispirato a un format televisivo giapponese, ha un’idea geniale alla sua base e probabilmente, visto il periodo di continui lockdown che stiamo vivendo, solamente per questa sta avendo un grande successo e viene molto commentato sui social, Twitter in particolar modo. Dieci comici provenienti da ambienti diversi si riuniscono in un teatro di posa e per alcune ore devono tentare in tutti i modi di scatenare l’ilarità negli altri. Per il malcapitato che finisce per ridere – o anche solo accennare un sorrisetto – avviene l’esclusione dal gioco, facendo così accadere il meccanismo della temutissima eliminazione. Questo è l’elemento che finisce per essere materia fondante del programma in streaming sulla piattaforma di Amazon, Prime video, in comune con altre trasmissioni (tra le più note Grande fratello, L’isola dei famosi e Avanti un altro) prodotte dalla stessa società, la Endemol Shine. In questo punto cardine in comune già si rintracciano alcune problematiche che caratterizzano “LOL – Chi ride è fuori”. Oltre a condividere alcuni dei registi delle suddette trasmissioni (Pollacci e Fuortes su tutti), che si limitano alle riprese video senza particolari guizzi creativi, il format parla ad un pubblico piuttosto selezionato, finendo per parlare lo stesso linguaggio metatelevisivo e autoreferenziale di questo genere di trasmissioni, e presentando alcuni personaggi conosciuti solo ad un determinato pubblico.
Gli esempi più lampanti sono i due host Fedez e Maria Maionchi, già colleghi ad X Factor, che qui vengono ripresentati in ruoli in un certo qual modo simili a quelli già proposti nel talent show di SKY: possono realmente piacere e far ridere, ma solo a quel pubblico appassionato di X Factor; o anche i comici nati su Youtube come Frank Matano e il duo composto da Ciro & Fru dei The Jackal. Senza nulla togliere alla loro mimica e comicità particolare, ciò che sembra più coinvolgente e interessante da vedere nei sei episodi in cui “LOL” è stato suddiviso è vedere quanto i comici considerati più veterani e di metodo, come Caterina Guzzanti, Lillo, Elio e Katia Follesa, rimangano impassibili e decisi a tirare fuori la miglior performance comica possibile.
L’esito è effettivamente che chi ride a crepapelle è fuori (di testa) se pensa di star vedendo la cosa più innovativa che ci sia al momento. Tuttavia siamo in ogni caso davanti a un prodotto decisamente superiore alla media cui la nostra tv generalista ci abitua di solito, specie quando vuole tentare di intrattenere lucrando sui facilmente e tristemente lucrabili fenomeni da baraccone. I dieci concorrenti del gioco ad eliminazione, chi più e chi meno, sono dotati di mestiere: con picchi di bravura da riscontrare in modo particolare nei casi del quartetto composto da Elio e Lillo (senza Greg), Guzzanti e Follesa. Avanti col prossimo format mordi e fuggi…
Furio Spinosi