Formula vincente non si cambia! “LOL – Chi ride è fuori” torna dal 3 marzo su Prime video con la seconda tranche di episodi, senza modificare di una virgola le varie componenti che hanno decretato il successo della prima stagione (ispirata a un reality giapponese). Tant’è che, insieme al conduttore, che rimane Fedez sempre più in disparte, torna Frank Matano a fargli da compagno di risate (e pochissimo altro), con l’ospite speciale Pasquale Petrolo in arte Lillo. Sicuramente Lillo, amatissimo membro del cast della precedente season è un tassello indispensabile alla riuscita del nuovo ciclo di episodi, visto che in molteplici momenti torna ad esibirsi insieme al nuovo parterre di comici-concorrenti.
Si apre qui un capitolo assai interessante, perché a differenza del primo cast, che nella recensione della stagione I avevamo definito non sempre all’altezza, ci troviamo davanti ad un amalgama perfetto di comici di razza, che raramente si isolano e fanno il loro numero da “one man show”. Anzi, c’è una condivisione estremamente naturale, un ricircolo di gag e battute che scorre in maniera fluida fino alla fine, passando come in una staffetta di comico in comico. Dispiace, infatti, che ci sia questa modalità di interruzione tra prima e seconda metà degli episodi, dato che, in realtà, anche se al montaggio certamente non si lesinano copiosi taglia e cuci, si tratta di un grande show della durata di svariate ore. Il nirvana per chi vuole fare dello spettacolo e far ridere. O forse no?
Data la veste da gioco televisivo, si fanno sovente battute tra co-host ed eliminati presenti in “cabina di regia” sulla intollerabile difficoltà del gioco. Non potendo sorridere o ridere, con l’incombenza delle ammonizioni ed eliminazioni, “LOL” – a loro detta – somiglia a tutti gli effetti al celeberrimo “gioco al massacro” del Grande Fratello. Ma le cose stanno davvero così? I comici più bravi, su tutti Corrado Guzzanti, Virginia Raffaele, Maccio Capatonda, Maria Di Biase e Mago Forest dimostrano di avere quel controllo che è sufficiente a non ridere mai e ogni volta che si ritroveranno ad essere ammoniti e poi eliminati trattasi in realtà di piccole smorfie. Questa è la prima forzatura, così come lo è il dover ricorrere ai fuoriusciti dal gioco per far ridere finalmente uno dei due rimasti in gioco, per decretare così il vincitore. Come da titolo, fortunatamente nel complesso, il nuovo cast di “LOL – Chi ride è fuori” è migliore del primo e le gag utilizzate, tra malinconiche rispolverate di vecchi personaggi e nuove situazioni, riescono ad intrattenere molto bene senza che nel pubblico ci si debba domandare di che cosa si stia parlando o, peggio, non si rida o sorrida per nulla. Con dieci comici, ciò che salta all’occhio palesemente è l’inesperienza di certi comici più giovani, che infatti si auto-elimineranno… Anzi, qualcuno non è affatto un comico e soffre, tra varie cose, anche d’ansia da prestazione: Diana Del Bufalo ammette proprio questo, di non saper far ridere e che non sa come farà a durare dentro al gioco! Non ce ne stupiamo e ci domandiamo che cosa ci faccia lì.
Furio Spinosi