Caro diario, ieri sono stata negli studi Paramount Pictures, è stato interessante entrare in casa di Vito Corleone…peccato che però non appena ho aperto la porta dentro c`era il niente. ovviamente. tutto è irreale nelle case di produzione…è incredibile, più passa il tempo, più approfondisco gli studi e più ho una tremenda voglia di stare dietro ad un set. Qui in america non credere che sia più semplice che in europa…anzi, qui gli spazi sono talmente vasti che se non conosci, non puoi avventurarti alla ricerca di alcun tipo di lavoro. Ma per me la cosa non è un problema, cioè, si qui mi piace e devo dire che l`atmosfera artistica si respira dappertutto ma non è mia intenzione rimanere qui. Lo sai che ho notato una cosa? La maggior parte delle persone che vengono qui mirano solo ad una cosa: sfondare! ma dimmi tu come si fa a sfondare se tutti vogliono farlo? Chiunque qui in un modo o nell`altro è collegato al cinema o è proiettato ad arrivarci: attori, filmakers, writers, editors…insomma tutti che sognano hollywood…e poi rimangono delusi! Parlando con un docente all`università sono venuta a conoscenza del tasso di depressione di cui soffrono le persone qui…è allucinante! e questo è dovuto soprattutto alla fame di successo che tutti desiderano.
Questa città è nata per perpetuarsi sul grande schermo e come tale rappresenta il glamour, l`attitudine, lo stile, il marchio, la carriera. Se tu vedessi con quanta maestria le ragazze cercano di distribuire i loro canali di comunicazione verso personaggi dello spettacolo…dove c`è da prendere…prendono! non esiste qui il senso del pudore che abbiamo noi, così come non esiste quell`apparente ingenuità che poi si trasforma delicatamente in furbizia…qui le cose sono palesi sempre e comunque: se vuoi una cosa te la prendi, se devi chiedere una raccomandazione la chiedi e basta…con qualcosa incambio ovviamente. ahahahah e cosa credevi??? fosse il paese di alice?? o quello di Amelie? qui non si scherza proprio. è così punto e basta. e se sei minimamente legato a qualche tipo di valore beh forse è meglio che prendi quest`esperienza come una semplice vacanza e te ne torni a casa.
Poi vabbè se vogliamo fare gli ipocriti facciamoli: non sto dicendo che qui è così e negli altri paesi è diverso. dico solo che qui la cosa è assolutamente palese e normale come è normale che le ragazze siano lesbiche e i ragazzi siano gay. non esiste la fase di depressione post interiorizzazione…cioè quella fase che prende quando ti accorgi di essere attratto dal tuo stesso sesso. qui è normale essere bisessuali, è normale conoscere qualcuno la sera stessa e partire per una vacanza insieme il giorno dopo, è normale sedersi in un ristorante accanto a sconosciuti, è stranormale interloquire a proposito dei fatti tuoi con gente sull`autobus, è normale pagare anche un solo caffè con la carta di credito (anche se quello che han qui io me lo farei regalare per quant`è acquoso!), è normale dare del "tu" al tuo capo o al tuo professore così come a Obama in persona se lo incontri!
E` questo un mondo assolutamente diverso da quello che abbiamo noi in Europa, non è assolutamente comparabile…avrà i suoi difetti ma anche i suoi pregi.
Sicuramente non è carino vedere che gli anziani qui praticamente non esistono…ne avrò visti una decina fino ad ora, ma la cosa non suona strana perchè qui è la città del divertimento e non possono che esserci giovani…
i californiani poi sono così spensierati…sembra che non abbiano problemi nella vita…sempre con quell`aria da "vivi oggi come se dovessi vivere per sempre"…e sai che ti dico? che da una parte…fanno bene, si evitano una marea di paturnie!
Tornando a noi diario…ieri sono andata in Paramount, oggi invece sono andata con Joelle sulla montagna di Hollywood…volevamo arrivare fino alla mega scritta (hollywood appunto) ma a fine tragitto (dopo un ora di camminata) abbiamo scoperto che non è possibile accedere fino a su. o meglio, ad un certo punto ti ritrovi anche più in alto della famosa scritta…ma la scritta in se per se non puoi toccarla…non puoi arrivaqrci sotto per farti capire…forse gli americani hanno paura che qualcuno possa portarsi le lettere a casa…tanto sono leggere che ci vuole. insomma che delusione..però è stata una bella mattinata.
allora diario io ti saluto che stasera è previsto il cinema a casa di William…il film lo decido io naturalmente…sarà in inglese con i sottotitoli sennò chi ci capisce niente. ho visto tanti film in inglese fino ad adesso…e devo dire che la cosa aiuta parecchio anzi parecchissimo, perchè molte parole cambiano significato a seconda del contesto in cui le si utilizza ma si scrivono in egual modo..vabbè diario io vado che sennò faccio sempre la solita italiana figura della ritardataria. a domani, manu