A partire dai primi mesi del 2016, in centinaia di luoghi di lavoro in tutto il paese, è partita una consultazione di massa, promossa dalla Cgil, sulla Carta dei diritti universali del lavoro, nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori.
La parallela raccolta di firme (saranno più di 3.000.000!) realizzata dalla Confederazione è stata finalizzata a un duplice obiettivo.
Da un lato l’elaborazione di tre quesiti referendari per l’abrogazione di alcune norme previste dal Jobs Act: per l’abolizione dei voucher; per il diritto al reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento giudicato illegittimo (con un’estensione anche alle imprese con più di 5 dipendenti); per la cancellazione delle norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti in caso di processi di esternalizzazione (uno dei referendum sarà dichiarato non ammissibile dalla Consulta, gli altri due saranno non effettuati avendo il governo accettato e tradotto in legge le richieste della Confederazione).
Dall’altro la presentazione del progetto di legge di iniziativa popolare dal titolo Carta dei diritti universali del lavoro: un insieme di principi di rango costituzionale da introdurre per tutelare meglio la parte più debole del rapporto di lavoro, estendendo i diritti a chi non ne gode e aggiungendone di nuovi per tutti i lavoratori.
Accanto al diritto al lavoro, dunque, anche quello a un lavoro ‘decente e dignitoso’; insieme alla libertà di espressione, il diritto ‘ai saperi’, alla conoscenza, alla formazione continua e all’acquisizione delle competenze necessarie in un mondo globale che si trasforma incessantemente; a fianco del diritto al riposo, quello ‘alla riservatezza’; oltre alle pari opportunità tra uomo e donna e il diritto ‘alla conciliazione tra vita familiare e professionale’.
Nell’anno appena trascorso abbiamo coltivato le relazioni e i progetti nati attorno alla Carta ed ai referendum su cui la Cgil si è cimentata con l’idea di coinvolgere giovani filmaker, sceneggiatori, produttori, registi e attori (giovani e meno giovani) per far conoscere il Sindacato a chi non incontriamo mai.
Per questo stiamo lavorando – con la collaborazione dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (Aamod) – alla realizzazione di tre web serie che, rivolgendosi ad un pubblico di non addetti ai lavori, raccontino il nostro mondo e le nostre attività attraverso codici comunicativi diversi, per noi meno abituali, ma adatti ad un pubblico giovane che non ci conosce o ci conosce magari in forme stereotipate e false, rivelando chi siamo, cosa facciamo, perché e come lo facciamo.
Le web serie saranno prodotte da ragazzi giovani – in alcuni casi giovanissimi – che cureranno anche una piattaforma social per proporre i tre progetti e socializzare backstage, foto e trame, producendo flussi di comunicazione e feedback con i potenziali utenti finali.
Le trame:
ARIA NUOVA (prodotto dalla Cgil Veneto e realizzato in convenzione con l’Università La Sapienza)
In una Camera del lavoro di una piccola città di provincia arriva un grande scatolone che nessuno aspettava. Dopo qualche incertezza, la scatola viene aperta. Dentro c’è un robot androide della serie Pepper (Yuri) che dovrà essere usato per sperimentare una nuova forma di accoglienza per i lavoratori e i cittadini. Nei vari episodi Yuri sarà alle prese con vari casi più o meno estremi di sfruttamento e disagio capitati alle persone che si rivolgono alla Camera del lavoro, con la difficile interazione con i dirigenti, gli operatori e i personaggi che frequentano la Cgil. A dargli una mano personaggi d’eccezione: Giuseppe Di Vittorio, Teresa Noce, Luciano Lama, Bruno Trentin. Immagini e video storici che il robot reperisce in rete e replica attraverso il suo visore, oppure storie di lotta locale o ancora vittorie legali raccolte in rete dalle esperienze delle altre camere del lavoro. Un rapporto prima conflittuale tra sindacalisti e robot (“vogliamo contrattare il tuo algoritmo!”) che evolve poi nei diversi episodi.
STORIE DI PRECARIA FOLLIA (prodotto dal Nidil)
Ilaria è un’attrice e speaker radiofonica. Licenziata da un algoritmo comincia a sentire una voce che pare chiamarla. È la personificazione del precariato: una specie di fantasma che solo la ragazza può vedere e sentire. È apparso con il preciso compito di rovinarle la vita, scoraggiarla, innervosirla, incastrarla in una grigia negatività e assorbire tutte le sue energie. Un vero e proprio parassita colorato. In un primo momento Ilaria pensa di essere pazza, ma poi si rende conto di non essere l’unica a vedere il fantasma. Va così alla Camera del lavoro, si fa aiutare, socializza il problema e le risorse, organizzando una web radio della Cgil dove denuncia i casi di sfruttamento e precarietà diffusi nel suo territorio. Ogni puntata riduce la visibilità e la consistenza dello spettro e alla fine Ilaria vince: il fantasma si riduce a chiedere l’elemosina.
2084 (realizzato in convenzione con l’Università La Sapienza)
In seguito ad un’indefinita catastrofe ambientale il genere umano è costretto a vivere confinato nel sottosuolo all’interno di claustrofobici bunker di cemento armato. Un nuovo ordinamento oligarchico guida l’umanità nella sua lotta alla sopravvivenza: la Corporazione, un sistema di controllo centralizzato che amministra e distribuisce le risorse in base al contributo produttivo di ogni singolo individuo. All’interno del sistema nulla è dovuto o garantito, tuttavia qualsiasi cosa è acquistabile, persino i Diritti, venduti in comodi “pacchetti” pagabili a rate. Parallelamente alla Corporazione si è sviluppata nel tempo una rete sociale alternativa, un network segreto composto da ribelli che mirano a sovvertire l’ordinamento e redistribuire i diritti e le risorse all’interno della comunità. I ribelli sono impegnati nella ricerca della “Carta Universale dei Diritti del Lavoratore”, un mitico e antico documento che credono possa innescare una rivoluzione restituendo ai dipendenti la coscienza perduta sul proprio status. Girovagando per i sotterranei arrivano casualmente all’Archivio della Cgil, trovano la Carta dei diritti, le foto, i film, i documenti…
La piattaforma verrà realizzata tra ottobre e novembre. La prima web serie verrà presentata al Congresso del Veneto (e poi a quello nazionale), la seconda a quello del Nidil (e poi a quello nazionale). Il terzo direttamente a quello nazionale, assieme agli altri due. L’idea è di presentare ogni giornata una puntata, creando aspettative e continuità: una serie appunto…
Ilaria Romeo
(Responsabile Archivio storico CGIL nazionale)