(Comunicato del Mibact) “Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, in attuazione della nuova legge Cinema e audiovisivo approvata lo scorso novembre dal Parlamento e acquisite le designazioni delle associazioni di categoria e della Conferenza Unificata, ha nominato il Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo, che sarà presieduto da Stefano Rulli, già Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, e composto da Flavia Barca, Carlo Bernaschi, Gianni Canova, Maja Cappello, Michele Lo Foco, Rosaria Marchese, Francesca Medolago Albani, Filippo Nalon, Gennaro Nunziante e Sergio Silva. Il Consiglio, organo consultivo del Ministro, svolge compiti di consulenza e supporto nella elaborazione e attuazione delle politiche di settore e nella predisposizione di indirizzi e criteri generali sulla destinazione delle risorse pubbliche per il sostegno al cinema e all’audiovisivo.
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Be’ certo, Gianni Canova, critico certo illustre e brillante, non manca mai in questo tipo di consessi istituzionali. Il ministro Franceschini ormai è come quel suo memorabile predecessore, Bondi: sceglie sempre i soliti noti o quasi, mai che facesse uno sforzo di fantasia, mai che si affidasse a qualche consiglio disinteressato, mai che provasse a guardare un po’ oltre la sua ristretta cerchia di amici e conoscenti. Il Consiglio superiore (?) del cinema e dell’audiovisivo non servirà a nulla, mi pare chiaro. Ma almeno lo sceneggiatore Stefano Rulli, estromesso senza tanti complimenti dal Centro sperimentale di cinematografia alla fine del suo mandato, sarà un po’ risarcito nell’onore. Quanto a Gennaro Nunziante, regista di Checco Zalone, ha ragione Alberto Pasquale nel commentare: “Sarà caduto dalle nubi?”.

(Mi. An.)