Lo scorso 7 marzo presso il centro congressi del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università “La Sapienza” di Roma si è tenuto il primo Meeting Nazionale degli Artisti del Web. L’evento organizzato dal collettivo WAU (Web Artists United), che riunisce decine di videomaker e youtuber a livello nazionale ha rappresentato un momento storico per quanto riguarda l’evoluzione degli audiovisivi in Italia. L’estrema interattività che caratterizza il web 2.0 infatti ha contraddistinto anche questo incontro, unico finora nella storia del nostro paese, poiché durante lo svolgimento dello stesso si è registrata un’intensa partecipazione da parte del pubblico i cui interventi hanno addirittura superato per numero quelli dei conferenti! Cosa alquanto rara in una qualsiasi precedente manifestazione di questo tipo. In particolare è risultata iperattiva e particolarmente sentita l’adesione di quanti seduti in platea seguivano attentamente il dibattito, nella fase in cui sono stati affrontati i temi relativi a tutto quello che è il diritto d’autore sulla rete (file sharing, copyright, copia privata ecc.). Temi trattati dagli avvocati Flavio Improta, e dai membri dell’ANART, Linda Brunetta e Biagio Proietti.

L’evento ha rappresentato un primato anche perché per la prima volta operatori di diverso settore (web, cinema, tv e radio) hanno dialogato tra di loro cercando di cogliere quelle che saranno le sfumature dello scenario futuro delle webserie, fenomeno mediatico del momento. A tal riguardo molto incisiva è stata la testimonianza del noto autore televisivo Maurizio Gianotti che ha paragonato l’evoluzione attuale del web a quella che trenta anni fa caratterizzò la diffusione delle produzioni video tramite camere analogiche. Le sue parole hanno trovato riscontro in quelle di youtuber molto famosi come Luca Vecchi e Claudio Di Biagio, che hanno raccontato della loro escalation personale sulla rete e di come, pur risultando tra i videomaker più seguiti in Italia, sia ancora molto poco redditizio al momento fare del webmaking nella nostra nazione.

Il direttore di Cinemonitor Roberto Faenza ha analizzato i futuri sviluppi che vedono un’invasione sempre più intensa dei prodotti web in quello che è il mercato dell’entertainment, che scipperanno così fette di spettatori e di conseguente raccolta pubblicitaria alla televisione e alla radio. Nella seconda parte della tavola rotonda gli stessi membri di WAU hanno trattato temi riguardanti le webfiction esponendo le proprie personali case history. Il regista Massimo Russo, infatti, ha attirato l’attenzione su quella che è la rinascita dei generi cinematografici proprio attraverso le webserie;
Antonio Micali ha spiegato invece come l’utilizzo combinato di altri socialnetwork (linkedin, twitter ecc.) possano intervenire a sostegno del proprio canale youtube. Infine Gianluca Giardi ha illustrato al pubblico il nuovo sito istituzionale del gruppo WAU utile per tutti gli operatori del settore non solo come bussola nell’infinito mondo dei casting e dei concorsi, ma soprattutto per la presenza del sistema delle affiliazioni che servirà a creare ancor di più, è proprio il caso di dire, “rete” tra gli webartists.

Michele Pinto