Per buona parte del film, almeno per quella iniziale e centrale, “Ritorno a Seoul” potrebbe sembrare un film perfetto per festeggiare la Festa della Mamma, che si celebrerà proprio domenica prossima. Un film sulle mamme, biologiche e non.
La protagonista, Freddie, una giovane coreana di venticinque anni, adottata da una famiglia francese, si ritrova per uno strambo caso del destino proprio a Seoul, la sua città di origine. Qui compirà un viaggio interiore ed ancestrale alla ricerca della sua vera famiglia, in particolare della mamma. Ma il suo viaggio a Seoul, diviso in tre tappe, non sarà per nulla divertente e si rivelerà doloroso e solitario.
Presentato nella selezione ufficiale di Un Certain Regard della 75ma edizione del Festival di Cannes, “Ritorno a Seoul” è la seconda opera del regista Davy Chou. È una pellicola drammatica che, attraverso i viaggi di Freddie, invita a riflettere sul senso della famiglia, biologica ed adottiva, e sull’amicizia.
Con un soggetto molto originale, il regista immerge lo spettatore nel mondo coreano. E lo fa ricorrendo ad una accurata scelta musicale, alle panoramiche che ritraggono le spiagge della Corea del Sud e alle molte usanze di questo popolo. In sala dall’11 maggio con I Wonder Pictures.
Alessandra Alfonsi