Forse, a ben guardare, il cinema un po’ sta morendo. Così come l’abbiamo vissuto negli ultimi quaranta anni sta morendo. Muta nella forma, nella durata, nei codici e soprattutto nella maniera di “consumarlo”. Soprattutto il cinema americano sta morendo, adesso che è ridotto a soli remake, parodie, reboot e cinecomics. Ciò che, invece, dovremmo elogiare e imitare del modo di trattare le immagini in movimento d’oltreoceano è l’idea di certi festival. L’importanza e la minuziosità chirurgica che dall’altra parte del pianeta impiegano per organizzare questi eventi che gratificano chi davanti e dietro le camere ci spende tutta la vita sono davvero encomiabili. E proprio da questa riflessione è nato il modo di strutturare il Rome Web Awards, la prima vera grande kermesse dedicata alle webproduzioni.
L’evento si è svolto lo scorso 26 Aprile presso il Teatro Ghione in una già sovraffollatissima Roma e ha visto protagonisti i nascenti astri di Youtube che proprio con delle stelle sono stati premiati.
A tenere in mano le redini non solo della serata ma di tutta la competizione iniziata mesi prima proprio in rete sono stati due videomaker: Giuseppe Capudi e Stefano Indraccolo, i quali, potendo contare sul supporto di tutto il loro staff organizzativo, hanno messo in piedi una bellissima manifestazione che ha tenuto tutti col fiato sospeso già settimane or sono grazie all’originalissima idea di pubblicare le circa 40 attesissime nomination finali di tutti i 62 concorrenti, attraverso un video che ha registrato migliaia di visualizzazioni in pochi giorni.
Le emozioni forti in questo festival sono proseguite poi nel divertentissimo “fightweb” che ha visto le webfiction darsele di santa ragione a colpi di click grazie all’intercessione degli internauti che da casa votavano i loro beniamini, fino alla serata finale che ha fatto vivere a tutti grandi emozioni. Un blue carpet, interviste e photocall di tutti i partecipanti ed in più una diretta streaming su web di tutta la premiazione! E poi la grande emozione delle buste, l’immancabile, anche se apparentemente esterofilo, “the winner is” e poi le ascensioni al palco, le emozioni, le lacrime, i numerosi artisti venuti dall’estero, la consegna delle statuette, gli applausi.
Grazie ragazzi, grazie ai numerosi e seri giurati che hanno analizzato le serie in ogni loro episodio per poterne decretare i vari vincitori e soprattutto grazie a tutti quelli che hanno lavorato dietro le quinte del Rome Web Awards, perché da oggi le webfiction hanno ancor più dignità e identità, del resto, come ha detto il direttore artistico del festival dal palco il web è il futuro. Forse è proprio vero, il cinema sta morendo, lunga vita alle webserie.
Michele Pinto