Viviamo tutti nello stesso condominio? | L’esordio di Isotta Toso
I litigi, le incomprensioni, le diffidenze emergono quotidianamente quando si condivide uno spazio, un quartiere, un condominio in maniera coatta. A maggior ragione se la mela della discordia è rappresentata dall’ascensore, l’ascensore di un palazzo a piazza Vittorio.
La trama si svolge in un condominio romano, nel quartiere Esquilino, dove maggiormente si incrociano lingue, razze e religioni diverse. Gli inquilini dello stabile sono perennemente in conflitto tra loro, ognuno sembra sprofondare nel proprio dramma personale, alla ricerca di un equilibrio interiore e le frustrazioni vengono a galla per un motivo banalmente superficiale: l’ascensore. Una morte improvvisa causerà un ulteriore “scontro di civiltà”. La scomparsa del “gladiatore”, il più verace e discutibile dei protagonisti costringe però quest’ultimi a doversi confrontare, analizzare ed infine coalizzare per dare un colpevole al commissario.
Il cast è eterogeneo altrettanto quanto le nazionalità rappresentate. Il merito, in particolare, va riconosciuto all’attrice Serra Yilmaz (nota per i suoi ruoli nei film di Ozpetek) che interpreta in maniera brillante Nutrit, un’iraniana in cerca di asilo politico.
Degna di nota, le partecipazioni di Ninetto Davoli e di Milena Vukotic, rispettivamente Riccardo e la Signora Fabiani.
Splendido, nella sua veracità Francesco Pannofino, nei panni di Sandro Dandini.
Rivelazione del film, l’attore emergente Marco Rossetti, il quale ci regala una perfomance efficace e convincente, del coatto e brutale Lorenzo, detto “il gladiatore”.
Nel film non mancano attori più noti al pubblico italiano per le loro interpretazioni, in fiction di successo, come Katia Smutiniak (Giulia) e Daniele Liotti (Marco).
Le musiche originali sono di Gabriele Coen e Mario Rivera.
Scontro di civiltà per un ascensore in piazza Vittorio, in uscita il 14 maggio, è tratto dall`omonimo romanzo di Amara Lakhous. La regista Isotta Toso, al suo film di esordio, sviscera in maniera non stereotipata il problema sempre più pressante della multiculturalità e del pregiudizio razziale.
Dalla conferenza stampa:
…“La regista, afferma che l’Italia ha assistito per troppo tempo in modo indifferente al crescere del problema dell’immigrazione, ed ora i nodi stanno venendo al pettine” …
”…Vivo in Italia da 10 anni ma non ho mai avuto difficoltà ad integrarmi o ad essere accettata – sostiene l’attrice polacca Katia Smutiniak – piuttosto trovo difficoltà a comprenderne il sistema burocratico…”
”… Le diversità culturali spaventano – sostiene Serra Yilmaz – in particolare qui in Europa…”
Infine, l’intervento del produttore Sandro Silvestri, il quale dichiara le difficoltà nel sistema di distribuzione della pellicola, infatti, attualmente sono 10 massimo 15 le copie pronte ad essere proiettate in Italia.
“… sono poche le sale, oggi, pronte ad accogliere questo film, che mi auguro sarà apprezzato da nord al sud del nostro paese, purtroppo non tutti vogliono scommetere su un genere in cui si trattono temi delicati come questo, in fondo anche noi siamo vittime di razzismo… ”
Sito ufficiale del film: www.scontrodiciviltailfilm.it
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Rossella Iannuzzi