Silvio Forever | Riuscita pièce à thèse su Mr B.
“Ora ti racconto una storia che ti ridurrà le palle alle dimensioni dell’uva passa”. L’affermazione dello sfatto e stralunato Spike di Notting Hill sarebbe il perfetto incipit per Silvio Forever. Seguito poi ovviamente dalla scritta “una storia vera”. Perchè il docufilm di Roberto Faenza e Filippo Macelloni atterrisce lo spettatore. E lo fa in modo intelligente, non fazioso, trascinante, non offensivo.
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Un excursus completo, dalle fasce agli studi, dalle prime aziende alle televisioni sculettanti, dalle costruzioni delle molteplici Milano fino alla discesa in politica. E di conseguenza tutto quello che ne è venuto e non venuto. Sarà non autorizzata, ma è pur sempre una autobiografia. E non per solo “poveri comunisti”.
Si ride di risate amarissime, isteriche, consapevoli della triste e cruda realtà. Si riflette a testa china sul nostro Paese e le sue sorti dagli anni Novanta ad oggi. Si vorrebbe piangere ma non si piange. Meglio berci su. Quindi, se avete intenzione di vederlo, visto che è da poco uscito in Dvd, preparatevi un drink bello forte. E mettetelo pure sul tavolino dove appoggiate i piedi. Ma attenzione a non dargli una pedata… durante la visione potrebbero partire movimenti inconsulti di sdegno e presa di coscienza…
Tommaso Tronconi