Quali sono le nuove frontiere? E le nuove terre da abitare? Il Tertio Millennio Film Festival, giunto alla sua XVIII edizione, risponde a questi quesiti ospitando pellicole, prevalentemente documentari, che esplorarono il tema della frontiera, intesa non solo come luogo fisico, ma come barriera religiosa, spirituale, culturale ed esistenziale da superare con l’individuazione di nuove “terre da abitare”.
La frontiera, che ė forse il tema più visitato e rappresentato al cinema, diventa così il topic del primo festival patrocinato dal Vaticano: in programma dal 9 al 14 dicembre presso il cinema Trevi. Organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo con il patrocinio del Pontificio Consiglio e del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Social, anche per questa edizione, come per la precedente, ha ottenuto la Targa di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, rispondendo proprio con il topic “Frontiere cercando un’immagine tra due mondi” ai quesiti posti da Papa Francesco.
E, a parte The President di Mohsen Makhamalbaf, film d’apertura della sezione Orizzonti alla 71ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella selezione prevalgono titoli italiani, che esplorarono barriere culturali e religiose di singole persone, viste come “anime perse” alla riscoperta del proprio io, o di intere comunità, come Un albero indiano di Silvio Soldini, Archivio Segreto Vaticano di Lucas Duran, prodotto dal Centro Televisivo Vaticano, Boko Haram di Riccardo Bicicchi, The Passage di Roberto Minervini.
Infine, molta Italia anche tra gli eventi speciali, con La giornata balorda di Mauro Bolognini, di cui Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia realizzarono la sceneggiatura, e L’udienza di Marco Ferreri.
Alessandra Alfonsi