Una nuova produzione entusiasmante ed onirica, targata Anime Factory, sarà nelle sale il prossimo 10 maggio a coinvolgere ed emozionare sicuramente il pubblico cinematografico. È “The First Slam Dunk”, film d’animazione scritto e diretto da Takehiko Inoue ed ispirato al celebre manga giapponese. Sarà un’opera particolarmente apprezzata dagli amanti del manga sportivo e, in particolare, del basket, ma per i temi trattati, molti dei quali attuali, come la pace, anche da un pubblico più ampio.
Ambientata nel Giappone della Prefettura di Okinawa, la pellicola racconta attraverso continui flashback e flashforward la catarsi di Ryota Miyagi nel basket. Dopo la morte del fratello maggiore Sota per un incidente, il protagonista continua la tradizione sportiva di famiglia con la squadra di Shohoku indossando la maglia numero sette come suo fratello.
Così i tempi del lungo ed intenso match della Shohoku contro il Sannoh, cornice temporale della pellicola, scandiscono quelli più intimi e personali della memoria familiare. Del ricordo delle partitelle giocate tra i fratelli da bambini in un campetto di basket, dei motti di insegnamento impartitigli dal fratello maggiore e delle riviste sul basket conservate come reliquie in uno scatolone. Mentre i primi piani dei giocatori, dei loro tiri e delle loro gocce, minuziose e copiose di sudore che traboccano dai corpi, esaltano lo sport del basket: il gioco di squadra, la suspense dei canestri e la fatica, quasi a santificare questo sport. C’è poi la tradizionale ironia giapponese rappresentata dalle smorfie grottesche di Bonzo Rosso.
Infine, anche in questa pellicola c’è tutto il mondo giapponese che, come nelle molte produzioni di Anime Factory, è mostrato con i volti dei protagonisti sognatori più nitidi e meno sfuocati rispetto ai paesaggi. E come, in molte pellicole di produzione giapponese, le tragedie, intime e personali, sono figlie della tragedia madre di Hiroshima. Anche in questa, infatti, è sempre presente il lietmotiv dell’atomica, tematica cara alla filmografia giapponese. La riappacificazione interiore del protagonista è così figlia della riappacificazione internazionale, suggellata nel film dal match finale disputato in America.
Un pellicola ricca di pathos sulla memoria. Al cinema dal 10 maggio come Evento Speciale in lingua originale e dall’11 in versione doppiata in italiano.
Alessandra Alfonsi