The Last Exorcism | Speriamo sia davvero l’ultimo  

Il reverendo Cotton Marcus arriva nella fattoria di Luis Sweetzer, nella Louisiana, pensando di dover compiere il solito esorcismo di routine su una fanatica religiosa affetta da disturbi psichici, l’adolescente Nell. Cotton è un uomo schiacciato dal suo senso di colpa, pentito degli anni passati a truffare persone disperate, decide di realizzare un documentario-confessione di quello che sarà il suo ultimo esorcismo. Al loro arrivo, però, la fattoria a conduzione familiare è già immersa nel sangue, e ben presto, Cotton si renderà conto che niente lo avrebbe potuto preparare al male che qui si troverà ad affrontare. Ma è troppo tardi per tornare indietro, e le sue stesse convinzioni vengono smosse profondamente quando si ritrova a cercare il modo di salvare l’anima di Nell prima che sia troppo tardi.
 
L’ultimo Esorcismo sarà distribuito a partire dal 3 Dicembre è diretto da Daniel Stamm e prodotto, tra gli altri, da Eli Roth. Date le informazioni di servizio sul resto del film c’è davvero ben poco da dire visto il nulla che per 87 minuti pervade lo schermo. Partendo dalla trama scontata e banale (vedi L’esorcista, L’esorcismo di Emily Rose, ecc.), il film è una fusione, decisamente pastrocchiata, di due cult del genere: L’Esorcista e The Blair Witch Project. Così dopo aver inseguito una strega per i boschi del Maryland, ripreso gli zombie a Barcellona e cercato la prova dell’esistenza dei poltergeist, l’ormai immancabile telecamera a spalla viene trascinata nella Louisiana tra paludi, zanzare e alligatori per riprendere quello che si credeva un finto esorcismo su la classica adolescente insulsa e che, colpo di genio, si rivelerà essere davvero posseduta da un demone.
 
Come se questo non bastasse a scappare dalla sala, la verve recitativa degli attori arriva a dare un altro colpo all’ormai martoriata pellicola. Patrick Fabian (Cotton Marcus) è decisamente mediocre, convince poco nel ruolo del prete – esorcista che ha perso la fede (visto, rivisto e stravisto), cerca di dare humor alla pellicola ma l`unico risultato è quello di indispettire lo spettatore. La giovane Ashley Bell (Nell Sweetzer) interpreta la classica adolescente posseduta dal diavolo, una creatura con un livello di idiozia medio – alto. Vomita, si spezza le ossa, si piega all’indietro, tutto nella buona tradizione delle possessioni cinematografiche. Ovviamente non può mancare l’ormai classica fuga nella foresta con telecamera annessa, in modo da non farci mancare nemmeno i 10 minuti buoni di mal di mare.
 
In conclusione il film è di una noia mortale e di una prevedibilità che supera la chiaroveggenza. Volete passare una serata in compagnia del diavolo??? (ri)vedetevi L’esorcista, Rosemary`s Baby, L’esorcismo di Emily Rose, ma evitate come la peste l’ennesimo scempio alla tradizione horror.
 
Lorenzo Colapietro