Chi non ricorda il famoso cartone animato Heidi? E la sigla diventata famosa per via di quelle caprette che facevano alla bambina “Ciao”? Esce nelle sale il prossimo 24 marzo, distribuito da LuckyRed e diretto da Alain Gsponer, Heidi, sulla storia della piccola bambina che abitava con il nonno sulle montagne di Francoforte, tratto dall’omonimo romanzo di Johanna Spyri, pubblicato nell’Ottocento.

I personaggi in questa nuova versione sono come li ricordate: Heidi, il nonno (un perfetto Bruno Ganz), Zia Dete, l’amica Klara, la signorina Rottenmeier e il caro amico Peter. Anche la storia ricalca, a grandi linee, quella del cartone animato in cinquantadue episodi, uscito in Italia circa quarant’anni fa, capace di emozionare e segnare intere generazioni. Si fanno tuttavia nella nuova trasposizione cinematografica più delicati i lineamenti della piccola Heidi, che da “selvaggia” delle montagne, quale era nell’anime, acquista un aspetto più sofisticato rimanendo pur sempre un manifesto ecologista, quasi un inno alla natura.

Ma non è questa la prima trasposizione cinematografica del romanzo di Johanna Spyri. Sebbene per la prima volta esca nelle sale un film intitolato proprio come il cartone animato, il romanzo della Spyri ha avuto già diversi adattamenti e riscritture non solo cinematografiche. Risale al 1937 Zoccoletti olandesi, primo esperimento, con Shirley Temple ad interpretare il ruolo della piccola, e del 2015 è l’ultima versione, al di là di miniserie televisive, riscritture letterarie e persino un fumetto.

Alessandra Alfonsi