“X: A Sexy Horror Story” (2022) rappresenta la nascita di un nuovo modo di intendere il cinema horror. Scritto e diretto dal regista Ti West, il film apre una finestra su un incontro al quanto singolare, quello tra il genere horror e il film erotico, riuscendo a creare un’opera bilanciata nello sviluppo della trama e capace di proiettare lo spettatore in una vicenda all’apice del grottesco. La storia vede un gruppo di pornoattori che, con la loro crew, hanno intenzione di realizzare un film indipendente con la speranza di arrivare ad Hollywood, ma la cui ricerca di fama sarà cambiata per sempre a seguito dell’incontro con la coppia di vecchi coniugi, che decide di ospitarli nel loro ranch per le riprese del film. L’ambientazione temporale e spaziale della pellicola non risulta affatto casuale rispetto al tema trattato, che contorna buon parte della vicenda, dove West propone un’analisi del conservatorismo nel Texas del 1979. L’opera, infatti, si apre proprio con un sermone televisivo di un pastore locale, in cui viene denunciata la caduta dei valori nella società americana, a cui segue l’introduzione al mondo dell’industria pornografica. Il conflitto generazionale si palesa in tutto il film, ma si tinge di varie sfumature che riguardano diversi aspetti nel confronto tra vecchie e nuove generazioni, in primis il modo di intendere la sessualità, per poi affrontare temi come il fidanzamento ed il servizio militare. Un elemento che ritorna spesso è l’ironia con cui vengono trattate le vicende dai protagonisti, le cui morti o lotte per la sopravvivenza si circondano di un’abile messa in scena dai contorni da black comedy.

Tra antagonisti e protagonisti vengono sviluppati degli ottimi parallelismi, atti a rendere nota l’immensa somiglianza e allo stesso tempo la grande differenza tra questi. Ad esempio, tra il vecchio padrone del ranch Howard e il pornoattore afroamericano Jackson, interpretati rispettivamente da Stephen Ure e Kid Cudi, si instaura una relazione di astio dovuta al razzismo del primo. Ma tra questi due personaggi vi è uno strato di conflittualità più sottile: entrambi infatti hanno servito nei Marines, ma in epoche diverse. Howard rappresenta il veterano di guerra incappato in ben due conflitti mondiali, che hanno visto l’ascesa e il trionfo degli Stati Uniti come superpotenza, quando agli occhi del mondo l’America venne vista come la liberatrice, mentre Jackson è un reduce del Vietnam, un sopravvissuto agli orrori di una guerra contestata, il cui esito e conseguenze rappresentano una ferita nella memoria collettiva degli Stati Uniti, un trauma da elaborare e non una vittoria da celebrare. Questa visione della guerra, vista da Howard come motivo di orgoglio e vissuta da Jackson come un motivo di pentimento, rende vivo il conflitto tra i due.

Ma senza dubbio l’elemento principale del film è la sessualità, trattata in tutte le sue sfumature, usata come un mezzo di guadagno nel cinema pornografico e abilmente dissimulata dagli attori, messa quindi in contrasto con la visione conservatrice, vista come parte di un progetto di vita più nobile ossia il matrimonio, e relegata solamente nella sfera privata della vita di coppia. Vengono fornite due diverse versioni della sessualità in accordo con il grande divario di mezzo tra le due generazioni, ossia l’avvento della libertà sessuale emerso negli anni Sessanta, che divise le nuove generazioni dal vecchio ordine erotico. La prima versione della sessualità è rappresentata dal personaggio di Maxine, protagonista della pellicola, interpretata da Mia Goth, e il secondo da Pearl, la vecchia padrona di casa nonché principale antagonista della vicenda, interpretata sempre da Goth. West ha creato una dualità assai potente nel contatto tra mondo horror ed erotismo, dove il sangue in particolare sembra configurarsi come un elemento dalle potenti simbologie, in quanto rimarca l’eredità dei film horror splatter e si ricollega alla sessualità. In contemporanea con le riprese del film, Little Lamb e Mad Solar productions hanno portato a termine le riprese di un prequel, “Pearl”, che approfondirà la storia dell’antagonista della pellicola di West.

Giordano Xefteris